Procrastinare
Metodo di approccio di psicoterapia dello Studio BURDI
per
SUPERARE IL PROCRASTINARE
Cos’è la procrastinazione
Procrastinare significa rimandare qualcosa al futuro prossimo o lontano. Termine che ha origine dal latino “pro” (a favore), “crastinus” da cras (domani), è l’atto di rinviare dall’oggi al domani, da un giorno a un altro, posticipare, differire, prorogare, temporeggiare, posporre, indugiare.
Ad ognuno di noi è capitato almeno una volta di rinviare un’attività, un compito, un impegno, un esame, una decisione, una scelta importante, un progetto di lavoro, lo studio, la dieta, l’attività fisica, buoni propositi per il nuovo anno…rimandare qualcosa che avremmo potuto iniziare o fare nell’immediato, ma a causa di mancanza di volontà abbiamo procrastinato.
Se rimandare occasionalmente qualcosa per pigrizia o perché considerato noioso è un atteggiamento non preoccupante, da considerarsi normale, posticipare continuamente è invece disfunzionale.
La procrastinazione, a volte, può diventare un’azione abituale, ricorrente, un’abitudine consolidata. Se cronica si trasforma in un vero problema, procura molteplici disagi, stress e frustrazione.
Chi ha la tendenza a procrastinare ha consapevolezza delle conseguenze negative di tale comportamento come l’accumulo di lavoro da dover svolgere all’ultimo minuto, la sovrapposizione di scadenze, l’aumento di ansia…ciò nonostante, sostituisce attività prioritarie con altre secondarie, meno importanti, ma ritenute piacevoli.Sceglie le distrazioni perché regalano sollievo, allentano la tensione e allontanano il senso di inadeguatezza.
Alla base della procrastinazione c’è un blocco mentale e psicologico. Rinviando si evitano le proprie paure, insicurezze, i propri limiti, si sfugge da problemi e preoccupazioni, non si prende responsabilità delle proprie azioni.
Generalmente si tende a procrastinare le attività più impegnative, complesse, le scelte più importanti, questo perché la procrastinazione è legata alla regolazione delle emozioni.
Tuttavia, però, più rimandiamo ed evitiamo qualcosa, più le sensazioni negative che si hanno verso quella situazione si rafforzano rendendo tutto più difficile.Molto spesso la procrastinazione induce il senso di colpa per non aver portato a termine qualcosa di programmato, questo senso di fallimento innesca un circolo vizioso che porta a continuare l’atteggiamento di procrastinazione.
Cause
Diverse cause possono essere attribuite all’origine della procrastinazione. Sicuramente la propensione a rimandare è genetica: non tutti procrastiniamo allo stesso modo.
Tra le maggiori cause della tendenza a procrastinare:
A prescindere dalla causa, senza dubbio procrastinare è un comportamento autodifensivo, di protezione. Rimandiamo per la paura di insuccesso, di fallire, di scoprirci imperfetti, di deludere le nostre e altrui aspettative, di essere giudicati.
Si pospone un’attività per allontanare le sensazioni negative da essa procurate e ottenere così un immediato sollievo seppur momentaneo da qualcosa che ci pesa.
Sintomi
Cura
È possibile smettere di procrastinare individuando le cause nascoste dietro questo meccanismo di difesa.Questo è il primo passo verso il cambiamento.
È importante intervenire tempestivamente perché ilprocrastinatore cronico ha grandi probabilità di incorrere in problemi di salute fisici e mentali. L’accumulo di stress e ansia, la continua insoddisfazione, il senso di frustrazione, la bassa autostima, possono indurre stati depressivi ma anche problemi fisici quali mal di testa ricorrenti, problemi gastrici, disturbi cardiovascolari.
Procrastinare in maniera assidua, inoltre, comporta conseguenze in ambito personale, relazionale e lavorativo. Limita la produttività personale e il raggiungimento dei propri obiettivi.
Intraprendere un percorso di psicoterapia è un valido aiuto. La psicoterapia permette di lavorare sulla regolazione emotiva imparando a tollerare e modificare le emozioni negative, sull’autocompassione e sul perfezionismo.
Attraverso la psicoterapia si impara a perdonare séstessi, a non avere vergogna per gli errori commessi, ma imparare da questi per rompere gli schemi in cui si è intrappolati. Si impara ad accettare di essere imperfetti e fallibili e a superare le rigidità.
La psicoterapia aiuta a cercare nuove abitudini funzionali, a riconoscere la procrastinazione come un inganno e a non assecondarla continuando a rimandare ma passando all’azione anche a piccoli passi perché tutto diventa più facile una volta iniziato. Partire gradualmente, focalizzarsi su obiettivi più piccoli, aiuta il raggiungimento dell’obiettivo finale.
L’autoconsapevolezza ci permette di raggiungere i nostri obiettivi.
Sintesi a cura di:
Dott.ssa Elisabetta Lazazzera Tirocinante di Psicologia presso lo Studio BURDI