L’ Imbruttitore
L’ Imbruttitore
” ..magici calzari alati, un elmo che poteva renderlo invisibile e uno scudo riflettente. Cosi’ equipaggiato Perseo volo’ verso la dimora di Medusa, “
malvagia creatura che con serpenti al posto dei capelli, aveva il potere di impietrire tutti coloro che incrociavano il suo sguardo.
L’imbruttitore è la versione moderna di Medusa. Chiunque entra in contatto con lui viene pietrificato: diviene incapace di muoversi e di avanzare, diviene la peggiore versione di se.
Incantatore dall’intelletto perverso, l’imbruttitore dispensa alla sua amata mattoni di memoria (le illusioni) e realtà di pietra (le sue sofferenze): Illusioni e sofferenze sono zavorre grigie e rigide.
È lui stesso immobile ed immutabile, relegato all’idea del “come dovrebbe essere secondo me…”. A chi entra nel suo giardino è permesso solo di zigzagare tra i suoi presunti miracolismi e le sue convinzioni altrettanto statuarie, come le materie che dispensa.
Già pietrificatore del tempo, prosegue la sua opera catapultandoti in una dura e pesante realtà di ansie che tutto crolli, a cui secondi sono le attese e i silenzi. La sua testa di serpi racchiude certamente un combattente buono e ali per volare, ma sono imprigionati.
Davanti alle sue modalità si sperimenta tutta la fragilità del propio sguardo, che ha come unica strategia di volo l’indossare quell’elemo che rende inconsistente il proprio sè, già radicato e complice, e di guardare in altra direzione: dentro se stessi, nella stanza degli specchi.
Così.. tanto perché continuo ad incontrarlo per strada e mi verrebbe da menarlo
valeria carofiglio
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