Quando l’età fa la differenza
VIVERE LIGHT di Maggio
L’ AMORE CHE NON HA ETÀ
Quando l’ età fa la differenza
L’ amore non ha età, è proprio vero, ma questa espressione è molto più attuale esplicitata e presente in questi ultimi vent’anni della nostra storia sociale, che nel passato.
Oggi rispetto a ieri, possediamo meno freni inibitori, veniamo più allo scoperto, abbiamo imparato a mantenere più un contatto con i propri bisogni che col consenso sociale.
La cultura rappresenta l’abbattimento di molti pregiudizi e convenzioni sociali, è una messa in discussione su chi e perché si osservano certe regole o tendenze comportamentali.
Chi lo ha deciso che i sentimenti debbano seguire uno standard e sono vincolabili all’ età .
I sentimenti per loro natura sono folli, sregolati, non chiedono il permesso mai a nessuno, spaccano gli schemi, le aspettative, permettono un cambiamento di rotta, una inversione di corsia, sono inflazionanti, fuori regola, sconcertano chi li vive, gratificano chi se li concede.
Le convenzioni e i consensi sociali, rappresentano esattamente l’opposto di tutto ciò. Secondo le convenzioni, tutto deve essere fatto secondo la norma sociale, tra coetanei, sposarsi, avere figli, un lavoro, un mutuo, una casa, è una questione acquisita, un dato di fatto generazionale e va quasi sempre così, ma chi lo avrebbe deciso ?
Rifiutarsi di vivere da convenzionali dipende da una elevata forma di consapevolezza verso la riappropriazione di se.
Determinate relazioni non coetanee, nascono sulla base, molto inconscia, dettati da meccanismi profondi di natura fortemente emotiva.
Come è vero che certe storie, diversamente coetanee, si fondono sull’amore, è anche vero esattamente il contrario, si possono stabilire su altri meccanismi.
Già per definizione, l’amore viene definito dalla psicanalisi come un bisogno proiettato.Ovvero, leggiamo nell’altro ciò che ci manca, ma cechi di tutto il resto.
L’amore è tale, se nasce e si sviluppa in un clima lì dove non ci sono dei bisogni o delle carenze da soddisfare. L’ amore non è una questione di bisogni da soddisfare e su questo saremmo tutti d’accordo, ma tale meccanismo è così facile individuare ?
Se l’amore fosse un soddisfacimento di bisogni inconsci, ci sarebbe una relazione impari, impreniata su ruoli come quelli genitoriale e di figliolanza o comunque di tutor di aiuto al rapporto.
Una relazione in tal senso non può esistere in quanto impari a lungo, prima o poi ci si rende conto, diventerebbe logorante per una donna accorgersi lungo il tempo di fare da madre al proprio compagno, o accudirlo nelle sue continue sofferenze e difficoltà dettate dall’età o da altro.
Una relazione d’ amore è tale, se da, non se chiede, attende, ha il piacere di donarsi. Ma per dare, bisogna essere entrambi cresciuti, fondamentalmente e sommariamente risolti.
Si possono confondere molto facilmente relazioni fondate su un amore apparente, specialmente quelle relazioni di aiuto, o relazioni fondate sulla condivisione di un determinato stile di vita o di una sterminata condizione instabile dell’umore .
Ad esempio una persona arrabbiata o che che soffre, avrebbe più opportunità di sentirsi in sintonia con un’altra altrettanto nella stessa condizione, trovandoci con essa delle profonde affinità.
A volte ci si convince che la propria forza e la capacità di essere così se stessi, dipenda dalla presenza di un altro, dimenticando che quella stessa forza è già presente in ognuno.
Serve un lungo percorso di vita insieme per poter realizzare che si tratti di amore, invece che di involontari subdoli meccanismi psicologici, tali da realizzare nel tempo separazioni dolorose e abbandoni inattesi.
Abbiamo tutti una grande attrazione verso la freschezza dell’incerto della nostra verde giovinezza da una parte, e dall’ altra verso la corteccia delll’età adulta.
In ognuno di noi coesistono sempre un bambino un genitore ed un adulto e traumi a parte, ne veniamo sempre attratti.
La sessualità all’interno di una relazione diversamente coetanea, prevede due tappe fondamentali, quella esplosiva funzionale attrattiva iniziale, dettata dalle forze emotive che ha sfaldato le convenzioni, ad una successiva, più attenuata, relativa non solo alla normalizzazione della relazione, ma derivante da consueti regolari processi di invecchiamento.
Gli ormoni che decadono con l’età sono l’ estradiolo, il progesterone, l’ ormone della crescita, negli uomini si presenta una riduzione dei livelli di testosterone .
Nelle donne, invece, gli estrogeni diminuiscono rapidamente dopo la menopausa e con l’ aumentare dell’ età. Successivamente restano a livelli bassi.In particolare la melatonina è il primo ormone che, con l’età, presenta una diminuzione legata all’invecchiamento , infatti le concentrazioni dell’ormone cominciano a diminuire del quinto già dal ventesimo anno di vita.
Una coppia così costituita, avrebbe probabilità di esistere, più come coppia comunicativa, e condivitrice di passioni, che prevalentemente in termini sessuali .
È strepitoso vivere l’entusiasmo dell’amore a qualsiasi età , ma, entusiasmo a parte, a volte sarebbe opportuno servirsi, durante la relazione, di un lavoro analitico preliminare, per chiarirsi eventuali meccanismi proiettati e prevenire inaspettati problemi ed abbandoni vicendevoli inattesi sconcertanti.
giorgio burdi
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