Non far dei tuoi sogni una differenziata ma fa che i tuoi desideri, diventino i tuoi progetti
Prima il piacere poi il dovere
Non far dei tuoi sogni una differenziata ma fa che i tuoi desideri, diventino i tuoi progetti
Per secoli ci siam sentiti dire, fa prima il tuo dovere, poi il tuo piacere.
Una istruzione educativa devastante, cinica, mai stata vera, difficilmente sradicabile dalle coscienze umane.
Quando tentiamo di osare semplicemente il contrario sembriamo imbatterci contro una voce oppositiva, la voce della nostra coscienza, oserei dire non propriamente nostra, ma di un dictat resistente, irrevocabile, irremovibile ed inesorabile come un giudice, pronto a rimproverarci e a vietare ogni forma primaria di piacere o di desiderio.
In tempi bellici, durante le fasi ricostruttive, vi era una sorta di richiamo all’ impegno.
Ma guardate, è una questione di cultura o meglio di sub-culura, divenuta educazione generazionale, un piccolo semplicissimo punto di vista che ci cambia radicalmente la percezione della nostra realtà e la qualità della nostra salute.
Infatti, dire che è un enorme piacere poter ricostruire, sarebbe sicuramente senza ombre di dubbio, entusiasmante e motivante rispetto all’ impegno doveroso coattivo di fare la medesima cosa.
A volte la sola qualità della nostra vita potrebbe solo cambiare, cambiando semplicemente l’ atteggiamento per le azioni che svolgiamo.
Dire, devi studiare, risulta essere molto gravoso e punitivo rispetto al piacere di farlo. Noi specialmente oggi, in una civiltà e cultura della demotivazione fondata su fattori disoccupazionali e crisi economiche, abbiamo rigorosamente bisogno di generatori di passioni, non di rimproveri, negazioni o punizioni.
Abbiamo bisogno di viverci la vita con estrema passione, l’ obbligo la uccide. L’ unico dovere che avremmo è viverci la vita con slancio ed estremo piacere, ricercando sempre il meglio per noi, evitando il senso di colpa di farlo e non sentendoci inadeguati quando ci riusciamo, quasi a vantaggio di chi vorrebbe il nostro sacrificio a vantaggio dei propri piaceri.
Perché, tanto, è sempre così, chi ci chiede un sacrificio lo fa a vantaggio di un proprio piacere, defraudandoci dell’ unico diritto che abbiamo, goderci la vita.
Noi avremmo l’ obbligo di faticare solo per cercare la nostra strada maestra edonistica, proiettata verso la nostra totale realizzazione.
Non lasciamola solo ai furbi.
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