Se mia madre è una adolescente
LA MAMMA ESTRANEA
Se mia madre è una adolescente ?
La relazione genitoriale, quando esiste, si prende cura dei figli generati, in determinate circostanze si mette in scena una genitoritorialità adolescenziale tale che saranno i figli a prendersi cura dei propri genitori, sacrificando la propria infanzia e la propria vita a vantaggio genitoriale. Lettera di Sara alla mamma.
Cara mamma, ho combattuto molto prima di iniziare a scriverti questa lettera, ma è giusto che io lo faccia, soprattutto per me stessa.
Ti scrivo e tu sei qui vicino a me, continui le tue solite faccende domestiche, è quasi una follia, scriverti indirettamente e non sputare di getto queste parole guardandoti negli occhi.
Ma come posso farlo? Inizieremmo a litigare, come nostro solito ! Voglio iniziare facendoti ricordare quel disegno che alle elementari la maestra ci chiese di fare: Disegna la tua mamma! Ti disegnai,ma forse non eri proprio tu !
Ti disegnai, con un gonnellone, lungo, quasi fino ai piedi, ma tu non hai mai usato i gonnelloni! Questo mi dicesti .. Ma io la volevo così una mamma. Una mamma coperta con un gonnellone .
Invece i “gonnelloni” ho iniziato ad usarli io, in casa, quando ho dovuto e devo fare da guida a tutti, a te, a papà , a mia sorella, quando ti ripeto giorno dopo giorno come devi comportarti, quando ti vedo nel letto al buio, depressa, per la fine delle tue solite storie d’amore, che poi d’amore non c’è niente.
E tu me l’hai sempre detto, l’amore non esiste ! Gli uomini sono tutti stronzi, e io ti ho creduto e forse lo credo ancora . <> Queste sono state le tue parole.
Ed è forse questa la spiegazione di come non mi sono mai vissuta niente, di come non ho mai avuto altre esperienze, non ho fatto l’amore o sesso, (come lo vogliamo chiamare ?) con altre persone se non con il mio ragazzo, perché in cuor mio le esperienze le ho avute, ma attraverso le tue storie!
Non mi sono mai vissuta niente perché mi ripetevo sempre, io non sono come te, ma forse un po come te lo sono. Sono fredda, perché tu mi hai insegnato questo, non mi fido di nessuno perché tu non ti fidi di nessuno, neanche di noi, delle tue figlie.
Non mi hai mai chiesto scusa, mai, di nulla, quasi non ci siamo mai abbracciate, sempre con quel muro che ci divideva. Non mi hai mai dimostrato il tuo affetto, anche se io so che tu lo provi, e so quanti sensi di colpa ti tormentano, ma non hai mai provato a cambiare, a cambiarci !
Questo mi fa stare molto male, perché penso che diventerò come te, per questo non voglio essere mamma, per questo non voglio sposarmi, perché, attraverso di te in realtà, lo sono già stata e non mi è piaciuto .
Sono appena uscita dall adolescenza, ma non L’ ho mai vissuta, sono tanto grande, quanto stanca , perché vorrei fottermi di tutto, di tutto ciò che abbiamo passato, di te della ragazzina incompresa che sei, delle tue parole come pietre , che ad ogni litigata, lanciavi verso di me, come se non te ne importasse, come se volessi farmi soffrire e di papà, della sua malattia, di “un giorno si la vita è bella” e “dell’altro giorno la vita fa schifo forse mi ammazzo”.
Vorrei fottermi di tutto e pensare un po a me stessa , fare cazzate, non essere troppo razionale e vivermi la vita , cosa che prima non facevo.Il cammino è duro,ci sono salite e discese ,ma io un po sto iniziando a fidarmi , di tante persone questa volta ,che è il mio gruppo analitico,?il mio gruppo del mercoledì, il cerchio del nuovo parto, che piano piano a passettini leggeri sta entrando dentro me .
Ora vado , vado a vivermi la mia vita. Ti voglio comunque sempre un gran bene, anche se sei una mamma estranea. Tua figlia.
giorgio burdi
Studio BURDI
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