La felicità è una chioma che ha le dimensione della sofferenza delle sue radici
LA FELICITÀ È LA STRADA NON LA META
Perdere se stessi é un po’ come morire è , come perdere la propria memoria, non avere la coscienza di se, è vivere il nostro vegetale, é sentire che le cose non fluiscono più, come l acquedotto romano senza acqua.
Perdere se stessi é l’unica cosa che non dovrebbe mai accadere, è mettere da parte il mondo, perché se non senti te, il mondo non esiste, è come se ti avessero portato via il battito di te.
Perdi il tuo gps, ti senti smarrita, insicura, debole. Non comprendi più dove vai, cosa vuoi e cosa no, in un panorama di sentimenti “narcotizzati”.
Credi di non meritare la felicità, pensi di non esserne capace a gestirla e quando per poco la trovi, ti attendi una punizione, come se non la meritassi mai. Come desideri lasciarti il passato alle spalle e correre, correre verso un futuro che sogni.
Ma la felicità è piuttosto come vivi la strada, il tuo percorso, perché la meta potrebbe non essere soddisfacente e le cose cambiano, ma il cammino e la strada si percorre sempre da se, da sola va e se resti attento, la vivi bene con soddisfazione.
Perdersi, ritrovarsi, ritrovarsi e poi riperdersi: questo processo diventa un moto perpetuo, inarrestabile nel profondo della tua anima.
Sei come un pendolo oscillatorio che non trova mai una giusta collocazione, forse perché nella vita una tua collocazione non l’hai ancora pienamente trovata. Allora non smettere mai di cercala.
Nel frattempo somatizzi e ti ammali nel corpo che urla il proprio pensiero doloroso e, per chi sa ascoltare, ti racconta della sua anima.
Cosa farei ? come poterne uscire? ritrovare se stessi é un viaggio difficile ma meraviglioso allo stesso tempo che, se fatto con un’ “alchimista dell’anima”, serio e preparato, se il viaggio diventa la stessa meta, ti dá modo di poter vedere la tua realtà e te stessa, da un’ottica completamente nuova e differente.
É guardare il mondo come se avessi due occhi in più, é quella chiave di lettura che apre gli scrigni reconditi della tua psiche, del tuo essere.
Guardare, guardarsi, rispecchiarsi in un gruppo e ritrovarsi, riconoscersi, scusarsi con se stessi, riscoprirsi, perdonarsi, comprendersi, semplicemente amarsi.
raffaella mariola
giorgio burdi
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