Il corpo urla ciò che la mente soffoca
Persone iperemotive, scaltre, intelligenti, misteriose, complesse, alla ricerca di attenzioni reimpostate. Includono una capacità di seduzione smisurata sincera e a volte manipolativa, travolgente in termini affettivi e sessuali, attraverso un bisogno eccessivo di continue approvazioni e conferme di presenza affettiva, compensative di aspetti abbandonici, seguita poi da una repentina e rapida fuoriuscita dalla scena emotiva temuta, ribaltando l’ altrui coinvolgimento come molesto.
E’ come raggiungere l’ olimpo, in un fascino seduttivo, insinuarsi, piazzarsi, ramificarsi, poi ridurre ai propri processi antichi di diffidenza e di tradimento acquisiti, confermare le mendaci ipotesi, giustificare, attuare la rapida fuoriuscita di scena, distruggere e colpevolizzare l’ interlocutore trasformato come causa dei propri mali presenti e passati.
Uno scempio psicodinamico delle relazioni dal passato ad un presente mai presente.
L’ istrionico ha la tendenza a sfuggire di continuo e a distruggere ciò che ha edificato, perchè diviene elevato e insopportabile il potere tensivo emotivo che pensa di non poter contenere, lo avverte come esplosivo magmatico dentro la propria mente e attraverso il proprio corpo.
Sfugge perchè non sopporta come la vita riporti in essere identici meccanismi di sempre, tali che gli altri sembre rebbi essere tutti simmetrici e tutti uguali.
Nel processo del continuo allontanamento dell’ altro molesto, sembra che molti altri siano di fatto una sola ed unica persona, trattata nella stessa maniera, la colpa è sempre unicamente dell’ altro e l’interessato è semplicemente una vittima.
Il vero molesto nella sua vita c’è realmente stato, ma a conclusione di un processo presente, del quale il vero regista è l’ istrionico, i molesti lo diventano tanti altri.
Ma la soluzione è fermarsi non continuare a scappare, specie se il processo sembra essere compiuto, diventa il momento giusto per analizzare ed approfondire un tale processo così evidentemente esternato.
Gli eventi non capitano mai a caso, per chi li sa cogliere, e solo chi li sa cogliere, li può al fine trattare, specie se ne è rimasto anche esso qualche volta vittima per amore.
giorgio burdi
Potrebbero interessarti...
Settimanale Psicologo Roma : LA SPONTANEITÀ È ARRIVARE IMPREPARATI
Quando non c’è spontaneità, c’è timidezza, non c’è autostima, c’è solo la folla...
Settimanale Psicologo Roma : TUTTI GENUFLESSI SU SUA MAESTA’ TELEFONINO
Il cellulare è lo specchio di noi, di ciò che abbiamo dentro Tutti genuflessi...
IL DOVERE È MALATTIA
IL DOVERE È MALATTIA Se la vita fosse questo fiore, apprezzeremmo ciò che ci...