Disfunzione erettile, è in circolazione ciò che cambierà la vostra relazione
L’ ERETTOMETRO
Disfunzione erettile ? È in circolazione ciò che cambierà la vostra relazione.
Uomini, è arrivato l’erettometro ! No, non fatevi ingannare dal nome, non troverete un prodotto elettronico o un sofisticato marchingegno per le nostre automobili in vendita su Amazon, Alibaba o altri siti di e-commerce.
L’erettometro non si vende né si compra, con l’erettometro si fa l’amore. Sì, avete capito bene: con l’erettometro si fa l’amore! No, non è un gioco erotico, né una bambola gonfiabile, ma una persona in carne ed ossa.
Quanti di voi pensavano di avere una fidanzata o una moglie da toccare, baciare e possedere e alla fine si sono ritrovati fra le lenzuola un erettometro? Se è successo anche a voi, beh, sappiate che non siete soli.
Ma come si comporta la donna-erettometro? La sua sensibilità acuta la porta ad analizzare con acribia scientifica ogni vostra reazione psico-motoria durante il rapporto sessuale.
L’erettometro adopera tutti i 5 sensi per riempire il proprio database: osserva i movimenti del partner, la sua capacità di interazione, come reagisce la sua pelle, quanto grida e quanto tace, e, cosa fondamentale, grazie a delle sonde nervose installate nelle mani e dentro la vagina e attraverso sofisticati sistemi comparativi e assonometrici, vaglia la consistenza della erezione penica, secondo una scala numerica (rinominata ironicamente sul web “scala Mercazzi”) che va da 1 a 5.
5 è il valore massimo: piena erezione, virile, debordante, appagante per i due partner, elemento imprescindibile per un coito che voglia dirsi perfetto, lo zenit dell’innalzamento penico.
4: livello standard, la maggior parte dei rapporti si svolgono a questo livello.
3: qualcosa non va, il rapporto viene portato a termine, ma le sonde nervose rilevano il problema che viene segnalato al partner, dopo l’orgasmo, dal vivo o tramite sms, ne consegue una critica comparata alla ricerca delle cause di questo inatteso indebolimento della consistenza penica.
2: panico generalizzato, l’erezione si perde in itinere, durante la fase preliminare dell’amplesso o nel mentre della penetrazione. L’erettometro percepisce e molto spesso non gradisce, il che implica una serie di reazioni più o meno scomposte (riportiamo di seguito le statistiche degli argomenti più adoperati in questo tipo di discussioni: 67% non ti piaccio più/ti sei già stancato di me?; 59% non sono abbastanza brava; 30% hai un’altra?; 12 % ti piacciono davvero le donne o sei gay?)
1 livello Caporetto (il giuoco allusivo è sadicamente voluto): non solo l’erezione non si verifica, ma stando alla testimonianza di alcuni uomini il pene parrebbe addirittura rimpicciolirsi! L’erettometro va in tilt.
Esistono svariati tipi di erettometro, tarati in modi differenti. Alcuni su richiesta possono fornire anche la media ‘stagionale’ del livello di innalzamento penico comparando i dati di ogni rapporto e i più sofisticati anche la ‘media per prestazione’, valutando l’oscillazione del valore numerico per tutta la durata del singolo rapporto. Si sa, la tecnologia fa passi da gigante.
Ora, alla fine del nostro discorso, è bene però fermarsi e porsi delle domande. Dov’è finito l’amore in tutto questo, la chimica, i profumi, gli odori forti, il rumore della pelle, le urla soffocate e poi liberate, il tremore del corpo, il sudore, la liberazione, l’appagamento, la pace?
L’erettometro analizza ciò che qualunque donna e uomo notano, dando a quelli che magari sono solo dei dettagli, il peso di macigni. Soffermarsi su questi dettagli avvia un meccanismo dal quale non è facilissimo slegarsi, trasformando ogni occasione intima in una frustrante e inappagante sessione d’esame, dove da un lato c’è un alunno in ansia e dall’altro un’ insegnante pronta a giudicare ogni passo falso, rendendo scontenti e insoddisfatti il primo, così come la seconda. Nella vita, gli esami non finiscono mai, ma forse sarebbe bene tenerli fuori dalle coperte.
La disfunzione erettile è un fenomeno di natura ansiogena ed è ben noto che chi non si sente preparato prima di un esame rischia di fallire proprio a causa dell’ansia. Il nostro corpo è una macchina quasi perfetta, ma noi non siamo delle macchine, siamo esseri umani: quello che ci circonda ci condiziona, sempre. Ricordiamocelo ogni tanto.
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