Come la natura comanda
ESSERE FATALISTI
Come natura comanda
Le strade vanno avanti da sole, si dispiegano, sono già srotolate, se le perdi, e continui a camminare e ti lasci andare, le puoi ritrovare, basta solo andare, viaggiare, serenamente andante.
I percorsi, non vanno forzati, ne i tempi, ne gli altri, se si avverte l’ inerzia, tutto è contro, opposizione continua, o difficoltà, impossibilita, con le ganasce serrate, con i tempi che non sono dei migliori, bisogna saper leggere nei segni e tra gli eventi.
Nel perseguimento di obiettivi, dopo aver fatto della lotta un simbolo, un accanimento terapeutico, alle volte si rischia di volerli perseguire oltre il muro di un labirinto, ci si rivolta di scatto per trovare la via e il buon senso impone un cambiamento di rotta, lì dove l’ intuito prosegue.
Nel camminare, facciamo attenzione all’ inerzia continua che incontriamo, come per la natura è pericoloso opporsi, anche tra gli eventi c’è un contro natura o un contro tempo o un contro evento continuo, da poterci far rimettere seriamente in salute.
Alle volte bisogna saper star fermi, sedersi, guardarsi dentro e intorno, curare la quiete e saper aspettare, se l’ intuito è vero, la natura è intelligente, direziona, cura e rimargina da se, fa la sua parte, da sola va avanti a prescindere, con il suo ritmo e le sue leggi, combina in armonia gli eventi, come l’ ordine degli elettroni di un atomo, come questo treno che viaggia da se alla sua velocità e se nel vagone tu corri, non giungi prima.
Siamo sempre di fronte ad un bivio: cosa scegliere ?quale sarà la strada che ci condurrà alla felicità ?scegliamo, a volte, strade sicure, strade che sappiamo già che non ci faranno del male.
Ne stimiamo il percorso, che diventa parte di noi, del quale non potremmo più farne a meno, perché siamo cambiati ed abbiamo altri sogni.
Quando la strada diventa sicura si corre il rischio di perdere il brivido ?E se l’assenza del dolore fosse la nostra stessa salvezza ?
Siamo sempre ad un bivio e, a volte, scegliere senza più paure fa morire i nostri stati d’ ansia, a volte.
Le situazioni utili sono quelle scorrevoli, a favore, sono vantaggiose, anche se non sono mai perfette, a volte ci si ostina, ci si pone sulla scia di una direzione opposta e ostinata. Bisogna riconoscerlo e fermarsi prima, saper dire, non è ne il tempo, nè il momento, ne la situazione migliore, è contro tempo, è aritmico e produce aritmia .
Una pianta cresce, non tirandola, non per ansia, tanto meno guardandola o per diffidenza o rabbia o pregando per essa, ha il suo ritmo genetico, vuole solo respirare, sole ed acqua, si esprime com’ è, la lasci stare, te ne vai, la scordi e la ritrovi cresciuta.
Ci sarebbe più serenità se ci ritenessimo essere natura intelligente in naturale evoluzione.
Alle volte si crede di perseguire la propria strada, ma essa è tale solo se ci fa star bene il suo percorso, se narra ed esprime il massimo di noi, non solo il massimo del vantaggio per gli altri.
raffaella mariola
giorgio burdi
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