I quattro tipi di attaccamento di Bowlby
DIPENDENZE AFFETTIVE
I quattro tipi di attaccamento di Bowlby.
Le relazioni affettive sono basate su antichi schemi comportamentali non consapevoli dove la loro origine è antichissima e la possiamo ritrovare nelle prime relazioni di attaccamento con le figure accudenti, in particolare con la madre.
La modalità di relazione che la madre instaura con il bambino:
Bowlby, fondando la teoria dell’attaccamento e riferendosi al concetto di base sicura (1969), concepisce l’essere umano:
(1)come bisognoso, per “costruire” nel proprio Sé questa “base sicura”, di strutturare legami affettivi solidi e sani con particolari persone,
(2)o altrimenti, nell’impossibilità di strutturare questi legami, come incline a presentare disturbi della “base sicura” del Sé (da semplici disturbi affettivi a veri e propri disturbi di personalità).
Bowlby parla di quattro tipi di attaccamento
1 sicuro,
2 insicuro-ambivalente,
3 insicuro-evitante e
4 disorganizzato.
Esso verrà replicato dallo stesso, nelle future relazioni con altre persone significative.
Nella misura in cui le prime cure sono state soddisfacenti, la dipendenza nell’area affettiva sarà vissuta in maniera sana, in caso contrario si potranno sviluppare modalità patologiche nell’entrare in relazione con gli altri sviluppando ad esempio dipendenza eccessiva o atteggiamenti controfobici, alla base dei quali c’è una sostanziale incapacità della persona a sostenersi da solo.
In realtà siamo tutti legati gli uni agli altri, quindi la dipendenza sana permette relazioni autentiche e mature.
E’ in questa ottica che possiamo parlare di vera indipendenza.
Lo stesso Bowlby, ha sottolineato l’importanza di una base sicura di attaccamento per l’essere umano, senza la quale non è possibile strutturare legami soddisfacenti .
Aver avuto una base affettiva sicura significa aver potuto sviluppare la capacità di fidarsi, di chiedere aiuto, di appoggiarsi agli altri; la mancanza di questa comporta, invece, conseguenze sul senso del sé e l’insorgere di disturbi affettivi o di personalità.
Ad esempio, alcune relazioni disfunzionali sono caratterizzate da costanti emozioni di paura e collera, come reazione a genitori severi e potenti.
Spesso si fa confusione tra il concetto di attaccamento e quello di dipendenza. Se l’attaccamento si riferisce all’atteggiamento della ricerca e mantenimento della vicinanza con una figura vissuta come significativa, la dipendenza si esprime attraverso atteggiamenti orientati a ricercare una guida, assistenza e approvazione in modo eccessivo ed immediato.
Esempi concreti di relazioni disfunzionali sono quelli caratterizzati da vittime e carnefici, talvolta anche dalla presenza del salvatore come terza persona in causa.
Se la vittima assume atteggiamenti di inferiorità nella relazione con l’altro, il carnefice critica e maltratta spinto da rabbia e disperazione.
Il salvatore, invece, è mosso dal bisogno di aiutare gli altri. Si crea inconsciamente un triangolo drammatico che porta ad una sofferenza intrapsichica enorme per la vittima.
La vittima inconsciamente andrà sempre alla ricerca di persone disturbate con le quali relazionarsi ,per ripetere un copione antichissimo, e cosi’ potrà diventare vittima di stalkers, persone dipendenti dal sesso o tossicodipendenti.
Alla base di queste relazioni insane c’è l’incapacità da parte di entrambi i soggetti coinvolti a separarsi dai loro oggetti d’amore (che simbolizzano il seno e la madre) e il bisogno di fusionalità in cui l’altro viene vissuto come parte di sé attraverso un rispecchiamento narcisistico.
Per questo motivo è molto difficile rompere queste relazioni, perché in realtà andrebbe svolto un lavoro psicologico sulle dinamiche che innescano la ricerca di relazioni patologiche.
In conclusione, come dovrebbe essere una relazione sana e matura?
Rispetto alle modalità prima descritte, una relazione sana e soddisfacente dovrebbe essere caratterizzata da vicinanza e mantenimento del contatto, dalla percezione della relazione come rifugio sicuro in situazioni di stress e turbamento e dalla sensazione di tristezza in caso di allontanamento e capacità di autonomia innanzitutto .
Bisognerebbe capire di che tipo di attaccamento siamo, si può arrivare all’origine dei propri atteggiamenti disfunzionali e nel tempo riuscire a mantenere e vivere una relazione soddisfacente.
alessia potere
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