Risposta alla mail di Donato, sul problema del tradire, leggi qui di seguito
Caro Donato
più volte ho riferito di jung, ci spiega della presenza di ombre nella nostra vita.
La cosa più importante è farle venir fuori, e tu le hai fatte emergere con l’analisi, ed hai illuminato la caverna.
Una volta illuminati, si ha la coscienza di se e dei pericoli e sai porre le transenne sui dirupi e scrivere danger per non mettere più a rischio la tua vita e sulle cose importanti primarie della stessa.
Che dirti ? Perchè sbagliamo ? So solo che a volte non ci basta mai niente e le caverne oscure inesplorate ci attraggono sempre, come ne vengono attratti gli speleologi che non si stancano mai di osservare e sperimentare nuovi mondi e modi di conoscere la realtà, siamo fatti per conoscerci.
E’ biblica la questione, il voler conoscere da quell’ “albero”, ma il dio che è dentro di noi ci suggerisce che ci sarebbe la distruzione oltre, però il desiderio e la sete di avventarci verso le prospettive geometriche di nuove “conoscenze” e dei nuovi limiti, è più forte di noi, il tentativo è sempre quello di voler stare meglio fino ad affacciarci fino al baratro, ma lo scopriamo solo dopo che stiamo lì per lì per caderci, prima non lo sapevamo del male che ci saremmo o avremmo potuto fare.
La sete di conoscenza è cosmogonica, ci spinge dall’ eternità, distigue l’uomo dalle piante, ma è necessario domandarci fino e a dove sarebbe necessario spingerci.
Ma tu quella caverna l’ hai già conosciuta, stai tranquillo che quelle già esplorate non attraggono come prima e quella esplorazione l’hai pagata per tua scelta a caro prezzo, perché come un giocatore d’azzardo hai puntato grosso, rischiando di perdere tutto, ma hai vinto la sfida ed ha consolidato le tue prospettive, la tua autostima e verificato la grandiosità della tua Donna.
Dalla vostra eperienza, voi due avete dilatato gli orrizzonti delle vostre capacità di tolleranza, siete diventati più forti, capaci e forgiati dalle vostre sofferenze a gestire l’ intollerabile, siete diventati coppia unita e complici più di quello che pensavate di essere, siete passati dalla instabilità al piacere ed alla forza di co-esistere, distruggendo ciò che non avreste mai definito precario, a vantaggio della vostra Stabilità, perché lo avete desiderato entrambi.
giorgio burdi
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Buonasera dottore, come va? Io sono ancora a lavoro, ahime’ questo we mi tocca!A parte i primi 2 giorni di ritorno qui a Londra, la situazione e’ tranquilla e Rosa sta abbastanza bene.
Finalmente per una volta scrivo, non in preda alle preoccupazioni o alle difficoltà che talvolta emergono. Qualche volta penso ai miei “vecchi” compagni di viaggio e mi chiedo come sia andata a finire. Rocco ha risolto il suo problema con la moglie? E Daniela, ha capito qual’e’ la strada giusta per lei? E Angela, Michele e tutti gli altri.
Questa esperienza mi ha insegnato tanto e mi ha dato il privilegio di imparare cose nuove e di cambiare tanto in me, grazie al mio buon senso, alla voglia di Rosa, all’ analisi e alla psicoterapia.
Ed e’ a questo che mi affido nei momenti difficili, riuscendo a trovare del buono in quanto accaduto. Rosa sta sempre meglio e questo mi rende tanto felice, ma ancora oggi non trovo una spiegazione a quello che ho potuto combinare.
Esiste davvero una spiegazione? Perche’ stavo distruggendo quello che di piu’ prezioso avevo? Perche’ stavo allontanando la persona che da sempre mi ha voluto bene e che mai avrebbe fatto a me una cosa del genere? Perche’ non ho saputo godere di mia figlia.
Stare con lei e’ davvero un privilegio e io non capivo a cosa stavo rinunciando.
E poi, uno come me che e’ sempre stato onesto, trasparente e leale, come ha potuto cominciare a raccontare cosi’ tante frottole? Perché non mi rendevo conto di tutto questo? Io che tante volte ho aiutato gli altri.
Ancora oggi, sebbene le difficolta’ di una lingua diversa, la gente mi chiede feedback ed e’ interessata alle mie opinioni/osservazioni.
Ho saputo aiutare e non sono stato in grado di farlo con me stesso! Quando ripenso al passato mi sento in forte difficolta’, provando addirittura vergogna.
Come e’ potuto succedere? Sono certo che non accadrà mai piu’.
C’e’ troppa sofferenza ed e’ tanto faticoso ricostruire per la sofferenza che ho indotto e mi son procurato, ma ne vale assolutamente la pena.
Sono stato fortunato e me ne rendo conto. Ha prevalso l’amore ed i buoni sentimenti. E soprattutto la generosità di mia moglie. Spero Rosa ritrovi la serenità’ che merita, e’ una persona meravigliosa e spero di poterla rendere felice ancora. Se ha la risposta ad alcune delle mie domande, mi farebbe piacere ricevere suo feedback. Ancora oggi mi interrogo tante volte e non trovo una risposta che sia convincente abbastanza.
Un saluto a lei ed un grande abbraccio ai miei vecchi compagni di viaggio .
Donato
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