Staccare con i pensieri si può, basta ascoltare la musica del corpo.
Sogniamo tutto l’ anno l’ estate, il sole, il calore delle giornate con i canti dei grilli per le strade di campagna, le lucciole nella notte, le stelle che ci fanno sognare, il cielo terso blu che ispira il volo azzurro.
Gli abiti lasciati negli armadi e il piacere della pelle al vento, il caldo col sudore e le docce interminabili, i capelli bagnati, il profumo per strada dei bagno schiuma e i piedi scalzi per la casa, quasi pronti per la danza.
La danza dell’ estate, tra luci, colori e profumi, rinfreschi e sudate, freddi climatizzati e saune naturali, dalle notti insonne alle mattine addormentate, dall’ alba sorridente al tramonto che gira la pagina alla luna, alla notte interminabile, sul mare crespo che profuma di alghe e di stelle cadenti, che quando arrivano in acqua non sai se sono gli sguizzi delle lutrine o dei sogni colpiti e caduti su un olio di mare, sembra un dipinto di un artista fiammingo che spatola la tela col suo acqua di mare col cielo di cielo e il giallo di sole.
L’estate concilia col desiderio della nudità, del ritorno all’ essenza, al contatto con madre natura , con la pelle vellutata, accarezzata dalla brezza della giorno, pelle a pelle con la notte. pelle a pelle con gli altri, dinanzi agli altri.
La nudità dell’ estate ispira il bisogno di mettersi a nudo con se e con gli altri, di svelare i propri bisogni, di lasciarsi andare di più, in un trasporto spontaneo verso la vita, l’eros e la pulsione di se, proiettati in un coitus per la vita, quasi a voler espandere se stessi come in un inno alla vita.
Siamo una continua ricongiunzione alla natura, per quanto la nostra razionalità lo dimentichi, noi siamo natura e la natura nella sua spontaneità vive molto meglio dei nostri pensieri.
Seguiamo il ciclo della natura, le stagioni si alternano, come in primavera, tutto il corpo si risveglia, i semi marciti in inverno, riproducono germogli in estate in una vitalità traboccante ed incontenibile che regala la messe dorata di luglio sotto i caldi raggi del sole.
Come i campi regalano i loro frutti colorati, il corpo geme di voglie incommensurabili, alla ricerca dei pastelli del piacere di esistere e si fa largo inesorabilmente alla ricerca della sua vitalità, facendo breccia e difendendo il suo tracciato, come le radici che difendono il proprio albero .
Ascolta la natura, spegni il tuo pensiero, vivi le sensazioni, sintonizzati con i tuoi sensi, l’estate è dentro di Te
giorgio burdi
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