L’ Hic et Nunc : come progettare l’esistente ed apprendere il presente…
Inno al presente .
I rapporti e le relazioni andate, relativi al passato, quando perdono la “magia” del loro mistero, in relazione a quello schema consolidato di anni di sintesi neurobiologica dei ricordi, sarebbe preferibile lasciarli, perché inquadrabili sulla base della nostra maturità di quel periodo passato, fondata su quelle circostanze e su quegli anni nei quali ci sembrava allora, ma non più oggi, meraviglioso o terrificante.
Sarebbe difficile Oggi poter dar loro senso, se non nell’ ottica di un miglioramento della nostra vita presente.
Solo quando riusciremmo a star meglio, nel qui ed ora, solo allora avremmo il coraggio di ammettere che il nostro benessere è anche frutto di quel passato e faremmo solo cosi allora un opera di reintegrazione tra passato e presente, da non confondere col recupero o col miglioramento di quel periodo, ma avvertiremmo un opera di grandiosa bonifica solo ed esclusivamente dopo aver migliorato il nostro presente .
Solo allora riusciremmo a dire, paradossalmente, anche grazie al nostro passato, perché il nostro presente nella sua qualità alchemica lo avremmo decisamente migliorato .
Possiamo solo migliorare il presente, ma i rapporti ormai impostati quelli vecchi, il piu delle volte no, a meno che certe persone non abbiamo fatto ricorso all’ analisi .
È necessario legarsi al presente con tutto ció che di nuovo o ci sia, dando senso alle nuove scoperte ed osservazioni, alle nuove conquiste, aprirsi sempre piu ad esse a tutto ció che solo ci ispiri, cercando di far respirare la propria vita, di capire come poter dare piu senso a ció che si È o a ció che si Fa, dilatare il rispetto per se, per gli altri e per gli oggetti mentali ed oggettuali, espandersi alle nuove conoscenze, alla fucina del proprio pensiero che dovrà reggerci, alimentare ció che oggi regge la nostra forza e il piacere di esistere.
Solo in questa strategia di esistere mi piacerà il passato lo amerei di più, senza volerci necessariamente più tornare, perchè non avrei più tempo e testa di volerlo rivisitare, affascinato da un ricco presente, da un io determinato dal protagonismo che dalla comparsa.
Magicamente, come in una ipnosi, il vecchio, diventerebbe Antico e lo scopriremmo come essere le nostre Radici , ma ció che conta sarà di più imparare a custodire e a proteggere con paletti, i frutti di queste piacevoli sofferte patite e gioite conquiste di un presente in divenire . Abbiamo l obbligo nei nostri confronti di migliorare la qualità della vita assolutamente presente, ri-integrando solo così il passato, tutto il resto é solo obsoleto e inutilmente già rivisto .
giorgio burdi
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