Qui di seguito viene descritto uno dei tanti meccanismi che indurrebbe al disturbo del comportamento alimentare.
Elisa, entra in analisi lamentando di aver preso il doppio del suo peso corporeo. Infatti da 52 kg pesa 105 Kg.
Durante una seduta di psicoterapia nello studio del dottor Burdi, non riconosce di provare alcun sentimento di rabbia nei confronti di una sua cara amica di lunga data, testimone alle sue nozze, che improvvisamente è scomparsa dalla sua vita, preferendo l’amicizia di un’altra persona.
Elisa si dichiara solo amareggiata, si commuove ed ha le lacrime agli occhi, racconta di aver chiesto in modo garbato spiegazioni di tale comportamento, ha perfino scritto una lettera, prova senso di colpa perché pensa di aver involontariamente fatto qualcosa che ha allontanato l’amica.
L’amica non risponde e si eclissa lasciando Elisa in un profondo stato di prostrazione che dura ormai da qualche anno. Così mangia fagocita, ingoia, manda giù la sua rabbia che non riconosce e prende peso, da voler acquisire la dimensione tale da esporre fisicamente il suo disagio .
La sua rabbia, implode dentro di lei in depressione, portandola a scatenare e ad aggravare il suo disturbo alimentare.
Elisa durante la seduta prova bruciore allo stomaco. Comprende che deve essere abbandonata quel suo modo quasi sottomesso di rivolgersi all’amica e di chiamarla in modo deciso, dirle ciò che realmente sente e quanto sia riprovevole il suo comportamento e vile il suo ostinato silenzio.
Elisa contiene la sua rabbia e nega perfino di provare tale sentimento, la rivolge contro se stessa ingurgitando cibo nella vana speranza di placare il vuoto affettivo e i sentimenti il senso di ingiustizia subito e i pensieri negativi che la tormentano.
In queste circostanze ove siano presenti in aggiunta al disturbo del comportamento alimentare un disturbo affettivo, viene indicata una psicoterapia congiunta psicoterapica e dietologica insieme e rappresenta la modalità vincente. Attualmente Elisa ha già perduto dieci kg ed acquisita una certa serenità e schiettezza relazionale.