Non vorrei ritrovarmi a trenta anni sapendo che sono dislessica per non poterci fare più nulla
Dislessia riconoscerla per superarla
Quanti ragazzini si sono sentiti dire dai genitori o dagli insegnanti “Non sei mai attento!”, “Impegnati non vedi come è bravo tuo fratello?” o “Sei uno stupido! Ma come fai a ripetere sempre gli stessi errori? Ti ho appena spiegato come devi fare!”.
Ancora oggi nel 2013 ci sono tantissimi bambini e poi ragazzi e poi adulti che pensano di non essere portati per la scuola o di non valere quanto gli altri perché pur impegnando al massimo le loro energie, pur studiando quanto e più degli altri i loro risultati scolastici sono scarsi.
Lo sapevate che circa il 4% della popolazione è Dislessico? La cosa incredibile è che molti non lo sanno perché ancora oggi non si fanno diagnosi sufficienti, eppure sarebbe semplice, ci sono dei segnali davvero evidenti!
Alcuni insegnanti non preparati ignorano questi segnali facendoli passare per immaturità o svogliatezza dei bambini, alcuni genitori invece non vogliono ammettere la difficoltà del proprio figlio per ottusità o stupido orgoglio! Poi ci sono genitori attenti e sensibili che devono scontrarsi con l’assurda burocrazia e non arrendersi dinanzi alle difficoltà e pretendere l’ascolto e l’aiuto a cui il proprio figlio ha diritto. Qualunque sia la ragione tutto ciò causa gravi sofferenze!
La Dislessia non è una malattia, è una difficoltà di leggere e scrivere in modo fluente e corretto, in alcuni casi è presente anche la difficoltà nel calcolo (dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia), a volte può essere presente l’una e non l’altra, a volte tutte insieme.
La lettura è un automatismo e per quanto possa apparire semplice non è detto che questo automatismo sia presente in tutti. La Dislessia non presenta deficit di intelligenza, il ragazzo dislessico è intelligente quanto gli altri, può leggere e scrivere ma non può farlo in maniera automatica, in tal modo si stanca facilmente, fa errori, perde il filo e rimane indietro.
Gli errori più comuni sono: l’inversione di lettere e numeri, la sostituzione di lettere, scrivere 2 volte la stessa parola o saltarla completamente, difficoltà a imparare le lettere dell’alfabeto, l’orologio, le tabelline, i mesi dell’anno ecc. , difficoltà a esprimere verbalmente il suo pensiero, difficoltà di concentrazione, difficoltà a copiare dalla lavagna, difficoltà a prendere nota delle istruzioni impartite dalle insegnanti verbalmente e spesso sono presenti difficoltà motorie come allacciarsi le scarpe.
Le insegnanti hanno una grande responsabilità infatti la diagnosi andrebbe fatta già alle elementari, esse dovrebbero segnalare ai genitori, che a loro volta dovrebbero rivolgersi alla ASL di competenza per eseguire delle batterie di test che possono accertare la presenza di questa difficoltà in modo da mettere in atto tutti quegli strumenti compensativi utili ad aiutare il ragazzo nel suo percorso di studi. Oggi da noi ci vogliono 2 anni di attesa per una visita alla ASL pertanto vengono accettate anche le relazioni fatte da psicologi psicoterapeuti privati. La scuola ha il dovere di mettere in atto gli strumenti compensativi.
Il problema psicologico può presentarsi in seguito a tali difficoltà (scarsa autostima e demotivazione). Chi non proverebbe disagio dinanzi ai propri compagni che riescono meglio e sono più veloci in tutto? Chi non avvertirebbe con angoscia le aspettative dei propri genitori?
Il compito di ogni genitore è di non arrendersi mai dinanzi alle difficoltà, se pensate che vostro figlio possa avere una qualsiasi difficoltà non vi arrendete neanche dinanzi a insegnanti o medici non specializzati in tale campo che vi dicono, senza aver fatto gli approfondimenti specifici, che non c’è alcun problema! Non ascoltate i parenti, non umiliate vostro figlio, abbiate pazienza e amore infiniti! Solo i test specifici possono escludere tale difficoltà!
Sono la mamma di un ragazzino di 11 anni e mi sono dovuta scontrare con insegnanti poco preparate che pur evidenziando le difficoltà di mio figlio continuavano a dirmi che era solo immaturità e svogliatezza, scarsa concentrazione e via dicendo, insegnanti a cui ho chiesto aiuto e sostegno che non mi è stato dato, insegnanti che per mettermi tranquilla mi gonfiavano i voti! Solo in prima media ho chiesto e ricevuto ascolto, ho incontrato insegnanti attente e rivolgendomi ad una psicologa psicoterapeuta privatamente sono giunta a scoprire la causa delle sue difficoltà!
Ora possiamo mettere in atto tutte le strategie utili per farlo studiare meglio! Come mamma ho passato degli anni tremendi, ogni giorno ho dovuto e devo seguire mio figlio passo dopo passo e questo mortificava lui e caricava di ansia me, eravamo entrambi stanchi e frustrati, ora lui deve volare con le sue ali perché sa che può farcela avendo i mezzi adatti e il sostegno degli insegnanti oltre che quello dei suoi genitori e del suo fratello più grande suo compagno di vita e di giochi!
Spero che questa mia lettera possa aiutare qualcuno che in questo momento sta vivendo una situazione simile, un abbraccio di cuore a tutti i ragazzi, buon lavoro e buona scuola! …ah dimenticavo sono tantissimi i personaggi famosi dislessici uno fra tutti Einstein !!!
Elisabetta
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