Settimanale Psicologo Roma : Nell’ amore le rassicurazioni valgono come annuncio del loro opposto
L’ illusione di una relazione eterna si basa su una eterna illusione proiettiva
A volte giriamo intorno, vorremmo riappropriarci del senso delle cose, delle relazioni, ritornare a situazioni fantasmatiche, emozionanti, esaltanti e esilaranti.
Vorremmo che il tempo da lì non non progredisse mai, rimanesse esattamente su quel fotogramma immaginale di quando soddisfaceva il nostro senso egoico, che si beava al rinfresco gorgheggiante di una cascata di fresche sensazioni e che soddisfava l’ arsura di emozioni.
Quando peró Il senso di realtà prende il sopravvento, quando la consapevolezza fa varco alle dimensioni umane, spazzano quelle visioni immaginali soggettive divine molto vicine al quasi delirio.
Nelle relazioni Abbiamo bisogno di poesia, della magia del rapporto, per vivere determinate emozioni e che il crudo tempo della conoscenza e della consapevolezza affievolisce, attenua, a volte annulla.
Accade perché l’arsura è stata appagata, o per via degli ordinari conflitti o dei rancori che poi ci disilludono ?Una cosa è certa, è solo questione di tempo per passare dalle inebrianti assolutistiche certezze emozionali, alle, “rassicurazioni” affettive, come annuncio del loro opposto.
L’ illusione di una relazione eterna si basa su una eterna illusione proiettiva, è un incantevole piacevole delirio percettivo dell’ altro, in una costante condivisione di sogni comuni.
Ma allora perché non sognare. L’illusione di una relazione eterna, la si può costruire sulla base della consapevolezza di volerla rendere ostinatamente tale, in virtù del bisogno della magia delle emozioni che la compongono.
giorgio burdi
Continua
Settimanale Psicologo Roma : Sei locomotore o vagone ?
Fa qualcosa di utile per te se vuoi farlo per gli altri.
Attendo che il destino faccia il suo percorso, che si ricordi di me è mi faccia caso, che la crisi passi, che arrivi l’ anima gemella, che mi abbracci la salute, che la famiglia funzioni. Merito un lavoro adeguato, vorrei tante coccole, imparo dagli altri, non rischio mai, non ci metto mai la faccia, faccio sempre tutto io ma… basta, ora attendo.
il mondo non funziona, non mi interessa la politica, è tutto uno schifo,
ho già troppi guai…
nessuno mi ama.
Ma Cosa fai per te ?
Sei un vagone. Puoi solo attendere che qualcuno ti traini.
La vita è una stampella o un’ autostrada.
Fai tu il tuo destino, ricordati di te, fa caso a te, impegnati a risolvere le tue crisi, non chiuderti, cerca e poi cerca, ed ancora cerca il tuo ormone compatibile, non rimanere solo sola, gli altri siamo tutti noi, bacia, abbraccia tu, flirta, cerca le emozioni, fa controlli, curati, truccati, vestiti, spendi per te quel poco che hai, concentrati, formati, trattati, coccolati, staccati dalla famiglia se non cambia mai, distinguiti, segui i tuoi vettori, le tue prospettive e le tue geometrie, non attendere, lanciati, fa qualcosa di utile per te se vuoi farlo per gli altri.
Fai tu politica, non lasciare che faccia te.
Prendi il lavoro che capita ma poi pensa e partoriscine uno tutto tuo.
Se vuoi essere locomotore gestisciti e sii leader di te.
Lo schifo che schivi può esserti concime. Ama la tua vita se vuoi essere amato, nessuno ama ciò che non ami di te, locomotore.
giorgio burdi
Continua
Settimanale Psicologo Roma : Immagina ciò che sei
Per quello che vali, non è mai troppo tardi per essere quello che vuoi essere
Immagina ciò che sei
Iniziamo ad essere ora
ciò che vorremmo divenire d’ora in avanti…
Vi chiederete, ma come ?
La grande guida del vostro iniziare ad essere è
l’ IMMAGINAZIONE.
ovvero l’ abilità di saper scegliere
tra le possibilità che ci vengono offerte.
Avere immaginazione richiede CORAGGIO e IMPEGNO.
ma allo stesso tempo ci serve la SPERANZA,
la speranza di poter decidere il nostro destino
e le decisioni che prendiamo si confermeranno giuste
dal semplice fatto che possediamo il talento
di immaginare il nostro futuro
in mezzo a tutte le possibili vite
che scorrono davanti ai nostri occhi.
Per quello che vali
non è mai troppo tardi
per essere quello che vuoi essere
comincia quando vuoi
PUOI CAMBIARE
O RIMANERE COME SEI
non esiste una regola in questo.
Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio.
Oggi e domani lasciate che il sole spunti e splenda
continuate a sorridere, non arrendetevi mai
anche quando tutto è sfavorevole.
Perchè?
Non lo capiscono perchè lo facciamo.
Le cose che vuoi cambiare di te stesso sono ciò che tu sei
sono la tua forza.
Nega, e non sarai nessuno.
Se lo vuoi vedere, digita QUI.
Continua
Settimanale Psicologo Roma : Cos’è l’ Amore ?
Riesco ad Amare solo se mi Amo così come sono
COS E’ L’AMORE ?
La vita di un uomo è scandita dal passare dei giorni, dei mesi, degli anni e tanti sono i periodi in cui mi fermo a pensare, tranquillo sul letto guardando il soffito, provando a capire cos è realmente l’amore…
Guardando il vocabolario, trovo tante definizioni di amore ma, tutte indicano come amore un sentimento verso una seconda persona, animale ed oggetto che sia.
Stando così, quindi, è giusto stare male quando si soffre d’amore, perchè vuol dire che viene meno una parte importante ben chiara e precisa.
Fin quì tutto chiaro e apparentemente lineare come ragionamento, facile da spiegare e da capire. Allora perchè anche quando sento di avere tutto nella mia vita mi accorgo che questo famigerato AMORE non lo sento, non lo provo e non lo conosco?
Per chiarire un pò le idee, ho deciso di guardare qualche film d’amore…. Il risultato?
in due ore e mezza di film tutto è già scritto, presenta una coppia di persone o due perfetti sconosciuti che, dopo situazioni drammatiche, imbarzzanti o per giuta pericolose si baciano e chiudono cn un felici e contenti….. e Poi?
Poi un agghiacciante sipario cala, perchè mi viene voglia di avere una vita come quella dei film, eppure nonostante tutto mi domando, ma senza l’aiuto di un regista e l’uso di telecamere vivrebbero davvero felici e contenti?
Ritorno alla realtà sempre con lo stesso dubbio e con tante domande in più…E’ passato del tempo, ho scoperto nuovi orizzonti, nuove realtà e ho condotto un importante cambiamento nella mia vita iniziando un percorso psicoterapeutico per imparare a gestire le mie ansie.
Dopo 6 mesi sono ritornato a pormi la stessa domanda da 1 milione di euro….
Per anni mi ero limitato a riempire ed adattare il bisogno di dare e ricevere amore con tante ragazze diverse, cercando la scintilla o il il vero amore…Nel grande puzzle della mia vita nel tassello vuoto dell’amore ho cercato di infilarci davvero di tutto, fingendo o illudendomi di avere il pezzo giusto, ma nn era così..
Ho finalmente capito che l’amore è un sentimento strettamente personale, dove solo se riuscissimo a riconoscere noi stessi, riusciremmo a dare la giusta importanza in ciò che crediamo, che proviamo, riuscendo ad amare tutto ciò che è intorno noi.
Ho imparato ad amarmi, amo come mi muovo, amo come mi vesto, amo come ballo e come corro, amo come vedo tutto in modo diverso ma, soprattutto, AMO come AMO…
Se potessi rappresentare l’amore direi che la vedo come una piantina che coltivo dentro, dove, ogni giorno che passa si nutre di autostima, di gioie, di soddisfazioni e cresce, cresce, cresce ed impianta saldamente le sue radici forti e sicure diventando un albero bello e maestro.
Più è bello questo albero e più la gente si fermerà ad osservarlo, fino a diventare un’attrazione… Si perchè quando sei innamorato tutti lo notano, tutti ti cercano per avere la ricetta della tua felicità e l’essenza del tuo benessere. E quando dici TI AMO ad una persona o ad un amico/a vuol dire che ami te stesso e vuoi condividere con lui o lei il segreto della tua felicità.
L’amore è il bisogno più profondo della nostra psiche di essere accettati da noi stessi.
L’uomo non può vivere senza amore perchè avrebbe una vita priva di senso, senza anima e, fino a quando lungo il nostro percorso non raggiungeremo la giusta consapevolezza, non faremo altro che accontentarci della felicità degli altri.
Gianpiero
Continua
Settimanale Psicologo Roma : Esplora dentro di te
Ipnosi, Accedere all’ inconscio per curare, conoscere e potenziare se stessi.
Esplora dentro di te
Ipnosi, Accedere all’ inconscio per curare, conoscere e potenziare se stessi.
Ognuno di noi ha un’attività psichica formata da una parte volontaria che è il nostro Conscio e una parte involontaria che è l’Inconscio.
Il Conscio è la nostra mente razionale che ci permette di elaborare le situazioni, di giudicare, di decidere razionalmente cosa è giusto o sbagliato per noi secondo quelli che di solito sono i nostri schemi mentali, ossia le strutture di pensiero che si formano nel corso della nostra vita .
Nel nostro Inconscio vivono i sentimenti, le fantasie, i sogni, l’intuizione, il passato, il presente, il futuro, la nostra memoria storica, la creatività, l’arte….
L’Inconscio registra le nostre emozioni, quando qualcosa non va, esso comunica con noi per avvisarci del disagio, purtroppo la mente razionale a causa delle strutture di pensiero impedisce spesso di prenderne atto e porvi rimedio, ecco che allora il nostro Inconscio inizia a utilizzare il nostro corpo facendolo esprimere attraverso sintomi o malattie, la persona avverte emicranie, tachicardie, disturbi del sonno, dolori muscolari, disturbi alimentari, disturbi della sessualità, ansia, depressione, attacchi di panico e sono davvero tanti i disagi che possono verificarsi.
Le persone che si rivolgono dallo psicoterapeuta iniziano un percorso di analisi, un viaggio meraviglioso in se stessi. Impariamo a conoscerci e piano piano come un abile orafo egli inizia a ripulire la pietra grezza da tutte le sue impurità, lucida ogni parte con pazienza fino a farla risplendere di quella luce naturale di cui ciascuno di noi è dotato, riportiamo alla luce le nostre potenzialità.
Lo psicoterapeuta affianca l’ ipnosi al percorso di psicoterapia, nello stato ipnotico la persona è sempre cosciente, anche quando l’ ipnosi porta alla trance ipnotica o si fa regressiva, il soggetto si rilassa e in questo stato di coscienza alterato, la mente razionale si fa da parte lasciando libera l’ intimità ed il passato di affiorare.
Finalmente si comunica più liberamente il disagio, si permette alle potenzialità di venir fuori, lasciando che lo psicologo psicoterapeuta individui gli ostacoli ed informi la mente, in sintonia con i suoi obiettivi, delle le sue capacità e potenzialità di superare gli ostacoli.
In tal modo mentre la persona svolge il suo percorso di psicoterapia, al contempo si rilassa e apre la sua mente emozionale, insieme si buttano giù uno a uno inutili e deleteri schemi mentali, si portano alla luce le nostre capacità e potenzialità che sono in grado di condurci al benessere curativo .
Così come possiamo bloccarci, ammalarci, allo stesso modo, possiamo guarire e rifiorire.
Va però sottolineato che una ipnosi senza una psicoterapia, equivale ad una abitazione con i tramezzi ma senza struttura di cemento.
L’ ipnosi ha valore solo all’ interno di un programma di psicoterapia, senza della quale diventerebbe solo curiosità ed esperienza ludica, incapace di avviare benefici e cambiamenti.
Questo Studio conduce percorsi di Ipnosi per la conoscenza di se, ma innamzitutto integrati alla psicoterapia in un percorso mirato.
Per qualsiasi domanda chiedi allo studio@burdi.it o racconta la tua sull’ argomento.
ipnosi roma, cura con l’ ipnosi, psicoterapeuta roma, psicologo roma
Continua
Settimanale Psicologo Roma : LA NOSTRA CASA E’ MALATA
Faccio di tutto per compiacere, ma per la mia famiglia sono sempre inadeguata
Mi sembra di essere ferma allo stesso punto da sempre. Le sensazioni che provo non migliorano ma sono sempre negative e non fanno che consolidarsi. Ho tanta rabbia,tanta tristezza. Mi sento un fallimento,una persona non adatta a vivere la vita di ogni giorno.
Mi sento il risultato dell’indifferenza e dell’odio tra
due persone…un errore che loro hanno commesso in maniera superficiale,senza valutare le conseguenze. Sembrano vivere come se io fossi un banale effetto collaterale che ormai fa parte delle loro vite. Odio ogni centimetro di questa casa, non riesco più a essere serena qui,ho solo ricordi tristi e cupi e qui ho maturato i miei primi pensieri di autodistruzione.
Non provo amore per la mia famiglia,ho cercato di conservare faticosamente qualche residuo ma non è rimasto più niente. Sono due persone che mi hanno dato la vita ma che credono di avermi dato amore assicurandomi i beni materiali. ho sempre dovuto reprimere tutto il mio dolore e nonostante abbia chiesto scusa per il mio modo di essere, anche se in momenti di profonda depressione in cui avrei soltanto voluto non essere invisibile ai loro occhi, da parte loro non c’è mai stato un riconoscimento dei propri errori.
Ma il fatto che non mi venga riconosciuto l’impegno e lo sforzo fatto per cercare di essere una buona figlia,in una situazione familiare affatto ideale,mi disgusta. La freddezza con cui ignorano o evitano di notare la mia sofferenza mi disgusta. Piangono per amici o conoscenti affetti da una malattia,e non hanno mai versato una lacrima per una figlia che pur non essendo affetta da malattia era visibilmente morta dentro.
Ho sprecato troppe energie per contribuire ad un minimo equilibrio familiare (
inesistente ). Dopo una settimana di lezioni all’università e studio intenso, per anni ho dedicato i miei weekend alla pulizia di 2 piani di casa (che io non ho scelto) ma che erano causa di profonda stanchezza per mia madre.
Mi ha inculcato l’ossessione per la pulizia maniacale,per cui spesso non uscivo nel weekend perchè ero troppo stanca dopo aver passato ore ed ore a pulire ogni superficie ogni + piccolo oggetto,per darle un pò di sollievo,sperando che
questo si traducesse in un rapporto più sereno fra lei e mio padre,e d
conseguenza in una maggiore serenità per tutta la famiglia.
E tutto quello che avevo in cambio era l’esaltazione dei figli altrui,di quanto gli altri fossero più fortunati di lei.Lei che non aveva ricevuto affetto da piccola,da moglie e da mamma.E poi le sue lamentele con tutti,perchè si stancava a mantenere pulita da sola una casa così grande. Tante volte mi sono rifugiata in camera a reprimere la mia delusione e la mia rabbia,ho pianto in silenzio,mi sentivo soffocare,perchè qualsiasi cosa facessi non era mai abbastanza.
Ogni volta che l’esame si avvicina questi pensieri e tanti altri aumentano,mi
riempiono la testa fino a stordirmi,non riesco a leggere in maniera fluida una sola pagina.devo frenare i miei pensieri per poter concentrarmi,ma per ogni 5
minuti di concentrazione ritrovata,ne perdo 60 a cercare di frenare i miei
pensieri. è stancante,ho bisogno di mandare un messaggio a un’amica o sentire qualcuno per telefono,mi dico che non sono sola,che ho persone intorno a me che mi vogliono bene…ma non è sufficiente se io in primis non me ne voglio.
Quando parlo o quando scrivo di ciò che sento non provo sollievo,ma solo un
senso di vuoto. A volte temo di aver provato così tante emozioni negative,da
essere condannata a non provare la felicità vera o un senso profondo di amore.
Mi guardo vivere,mi osservo,mi critico,mi analizzo,e di conseguenza osservo
attentamente tutto ciò che mi circonda…e ciò che vedo non mi conforta:c’è tanta superficialità,poco rispetto per l’altro,egoismo e invidia. ho sempre
avuto la profonda convinzione che certe persone (come me) non dovrebbero
nascere,chiunque abbia un certo tipo di sensibilità, e quindi una maggiore
debolezza, non è adatto a farsi spazio in questo mondo. Fino ad alcuni anni fa
ero riuscita a reprimere la mia debolezza e la mia profonda insicurezza,avendo
sempre in mente il mio obiettivo.Poi l’ansia e la stanchezza di lottare contro
le mie paure hanno gradualmente preso il sopravvento fino a rendere invisibile
il mio obiettivo.
Martedì ho l’esame,ma le pagine da studiare sono ancora tante…vorrei
comunque provarlo,mi presenterò all’appello e vedrò se riuscirò almeno a
tentarlo,superando la paura del giudizio dei professori.
Michela
Settimanale Psicologo Roma : VIVERE LA VITA
Perdi tempo se guardi fuori e non ti accorgi che la vita sei Tu
VIVERE LA VITA
Perdi tempo se guardi fuori e non ti accorgi che la vita sei Tu
Per vedere il filmato Digita QUI
ContinuaSettimanale Psicologo Roma : IL DECALOGO DI COME LO POSSO DIMENTICARE
USCIRE DA UNA RELAZIONE LACERANTE E PERVERSA
COME LO/LA POSSO DIMENTICARE
E USCIRE DA UNA RELAZIONE LACERANTE E PERVERSA
1 Darsi delle valide ragioni per la decisione presa.
2 Conservare e coltivare rapporti sociali. E’ alta la tentazione di isolarsi.
3 Circondarsi di persone rispettose.
4 Focalizzare l’ attenzione su autentici interessi personali.
5 Leggere ascoltare e vedere tutto ciò che riguarda l’argomento.
6 Elaborare le diverse dipendenze che hai.
7 Coccolati in tutti i modi.
8 Sfoga e scrivi sull’ argomento
9 Non parlare con nessuno di ciò, ma solo con chi competente.
10 interrompi ogni rapporto con chi mentalmente ti perseguita e non scoraggiarti se ricadi, inizia e rialzati.
ContinuaSettimanale Psicologo Roma : QUALCOSA DI SPECIALE
E’ difficile conoscersi, lo psicologo, nello specifico, ha questa competenza
QUALCOSA DI SPECIALE
L‘unica cosa che Ti separa dalla Tua realizzazione è solo nella Tua testa.
Puoi essere tutto ciò che vuoi SE CAMBI PUNTO DI VISTA.
Per vedere il filmato Digita QUI
ContinuaSettimanale Psicologo Roma : L amore è la punizione del Desiderio
La amo ma non riesco più a toccarla
L amore è la punizione del Desiderio
Lo amo ma non riesco più a toccarlo.
Tante volte ascolto in psicoterapia un tale sconcerto che destabilizza la coppia e che viene verbalizzato attraverso la stessa richiesta: dottore, mi aiuti, mi sono rivolto a lei, psicologo di coppia, perché io la amo, ma non riesco a toccarla o a farmi toccare e questo mi rende talmente angosciato, che prima o poi temo che ci lasceremo.
L’ idealizzazione dell’ altro, l’ inquadramento inconsapevole in un ruolo diverso da quello di partner, rende platonica e mentalizzata la relazione.
Accettare per lunghi periodi, amando o tollerando a lungo i platonismi, punisce il desiderio.
Il farsi carico continuo delle sofferenze o delle responsabilità altrui, indebolisce il sex appeal. Il ruolo di partner si tramuta in ruolo genitoriale o assistenziale minando quell’ attrazione magica che rendeva il rapporto idilliaco. L’ eros non ha bisogno di assistenzialismo, questi rappresenta il suo decadimento.
Tutto ciò non significa che la coppia non possa condividere sofferenze e responsabilità, ma se tutto questo diviene la norma, il desiderio ne viene ferito anche in modo stabile e duraturo, con la conseguente disattivazione del dell’ attrazione sessuale.
Per andar bene, nella coppia, ognuno dovrebbe vivere e maturare sulle proprie spalle, non su quelle altrui, si richiede maturità individuale prima che di coppia.
Per andar bene, facciamo molta attenzione nel curare le proprie defaiance, quei problemi onnipresenti passati o quotidiani ripetitivi o quelle assunzioni di ruoli che non fanno assolutamente bene al rapporto e che il ruolo sia solo quello di partner, perché l’ amore non uccida il desiderio di stare insiema.
giorgio burdi