Settimanale Psicologo Roma : L’ ANSIA PARLA DI TE, E DELLA TUA INTIMITÀ
Dialoga con essa e comprenditi, se vuoi che non urli e non ti faccia male
L’ ANSIA PARLA DELLA TUA INTIMITÀ.
Dialoga con essa e comprenditi, se vuoi che non urli e non ti faccia male.
“Ho iniziato il mio percorso di analisi circa un mese e mezzo fa, esasperata dai miei attacchi d’ansia alla guida.
I sorpassi più lunghi, il buio, le gallerie sono state il mio tormento per tre anni: ognuna di queste situazioni facevano insorgere in me una fortissima tachicardia, difficoltà nel respirare, iperventilazione.
Si affacciava nella mia mente l’idea spaventosa che stessi per morire da un momento all’altro.
Non mi sono data per vinta da subito, non ho mai smesso di guidare, ma dovevo sempre mettere in conto che tutte le volte avrei dovuto affrontare questo mostro che viveva nascosto dentro di me.
Cercavo di ignorare la voce della mia testa che mi metteva sempre in allarme, ma era più forte della voce dei miei pensieri.
Col tempo ho imparato a gestire la situazione, a contenerla in qualche modo, ma dopo mi rimaneva solo un gran senso di stanchezza e spossatezza.
Esaurivo tutte le mie energie in pochi secondi. Nonostante tutti i miei tentativi, le mie prove e i miei sforzi non sono riuscita a trovare da sola la strada per venirne a capo; per tutti questi motivi ho deciso di rivolgermi ad uno psicologo psicoterapeuta, il Dr. Burdi.
Durante il mio primo colloquio, il dottore mi ha subito chiarito che i miei attacchi d’ansia non avevano nulla a che fare con la guida in senso stretto, ma che evidentemente c’erano delle “luci nel mio cruscotto” che erano accese e che stavo ignorando da troppo tempo.
Il semplice fatto di aver chiesto aiuto, di essermi data la possibilità di farmi ascoltare è bastato a farmi superare, dopo tre anni, in appena 2 sedute, i miei attacchi d’ansia alla guida.
E’ stata un’emozione immensa guidare, sorpassare file di camion, e farlo sorridendo, commossa, perchè ero di nuovo io…!
E’ stato come se mi fossi seduta a dialogare con la mia ansia, compagna fedele di tutta la vita, e le avessi detto che ero disposta ad ascoltarla, non doveva più urlare per farsi sentire…
Ho aperto il vaso di Pandora con un po’ di paura, ma fiduciosa che questa fosse la scelta giusta per me.
Ho capito che la domanda che dovevo pormi non era “Come posso eliminare gli attacchi d’ansia?”, ma “Perchè?”.
Oggi, proseguendo il mio percorso di analisi, ringrazio la mia ansia per avermi obbligata ad aprire gli occhi, a curare le cose che non andavano nella mia vita e a volermi più bene. E ringrazio di cuore il dottor Burdi, avrei voluto incontrarla già tre anni fa!”
ContinuaINNO ALLA PUGLIA
La Puglia Terapia, lasciarsi amare dai sapori
INNO ALLA PUGLIA La Puglia Terapia.
Lasciarsi amare dai suoi sapori.
Casolari, strade ombrose soleggiate, tra i pini adriatici profumati,aromatici morbidi aghi, sul ciglio dei muri di pietra, sotto i cieli tersi,fanno festa le cicale al tuo passaggio,cantano il tuo tragitto,il tuo passo diviene una danza,per tutto la strada è una festa.
Respiri serenità,solo passeggiando per le terre di Puglia,sospira la tua anima se sai confondertialle sue meraviglie.
Fumo del tabacco una foglia,mi porta dentro la natura, mi sento grano, fiori di campo, vite, corteccia d’ ulivo e frutta,mentre il profumo del fumo delle stoppie arse, mi inebria come un incenso, in questa natura cattedrale, che mi dilata d’immenso.
La gente cordiale, vicina,solare, splende, se le stringi la mano, sai già il lavoro e se le parli col cuore, ti offre anche l’ altra.
Dire cozzalo è poco nobile, solo perché prima della famiglia,orgoglioso, viene la sua terra, lavoratore tenace, non disprezza se gli dici contadino,perché non c’è festa, ne domenica che tenga, non c’è niente da fare,torna tardi sul trattore, come un cardiopatico, Il suo cuore è sempre simbiotico con le sue zolle.
Stratega del magico potare, del troncare i pesi, per alleggerire e dare slancio ai frutti.
Vive per essi, con i piedi tra la terra arsa o sudici di pioggia,sotto il freddo penetrante o il torrido caldo, convinto, con sacrificio e pazienza assiste, come una ostetrica, alla nascita delle sue gemme sperate .
Amo la Puglia, perché come lei siamo a tutti vicini, con cadenza e ospitale dizione, coccola, avvicina ed accoglie, con la sua inflessione attraente.
Il pettegolezzo delle strade popolari, mi fa morire, col il mio sorriso divertito che lo biasima e lo spegne.
Siamo gente con il pathos, creativi, intuitivi, a volte folli per passione, ma quando non è follia è genialità artistica, è lettere e scienze.
Amo la mia puglia delle viti sulle case non più alte di un piano, rinfrescate a calce, abitare il bianco nel blu.Amo la puglia dei tratturi e dei cordoli di muri a secco, quella delle chianche di piazze, delle fresche case di tufo a volta
nella brezza dei freschi paesi silenti,
i paesani che del marciapiede fanno salotto, tra loro si chiamano fratelli, si sfottono, si invidiano, sorridono, ma si aiutano.
La puglia è terapia di colori, profumi e sapori, è la terra dei socievoli, familiarizzi con tutti, è la festa delle fiere e delle sagre, tra illuminazioni, fuochi, faló e processioni, artifici pirotecnici, mercati e bancarelle, comicità risate a crepa pelle e gag.
La puglia è l’ amore di una donna, che danza una taranta a piedi scalzi intorno a te, mentre le porti il ritmo con le mani.
Banchettari, insaziabili festaioli, con buttate interminabili di pietanze di terra e mare.
Tra legumi, riso patate e cozze, peperoni fritti e panzerotti, scampi al ghiaccio, polpo alla cipolla e spaghetti allo scoglio,sporcamussi, sospironi e lemoncello ghiacciato, inebriati e drogati dai profumi,nelle notti di stelle sul mare,sforano il cielo dei palati, perché qui non è troppo lontano, ma è paradiso.
Amo la puglia delle sue coste, disordinate, ma lasciate ancora vergini, senza industrie, al Bahia dovremmo dire, come il mare nostro della Puglia, così sempre generoso di ricci, taratuffi, pelose e paranza, fritturine croccanti, al sapore di fresco, cozze, provolone, cacio, caseari di tradizione e peroni,da assaporare sul maestrale in riva al mare.
Che terapia, e quale vacanza !!!
E dove la metti
la focaccia, la sfogliata, i calzoni acro dolce di cipolla e il pane casereccio, croccante, fragrante, con la parmigiana tra una fetta e l’ altra, dopo una nuotata ed un’ altra ancora, con i capelli al mare, che delizia un polpo stracciato, condiviso come la pace e gioito tra gli amici, sotto i tramonti che si specchiano sulle pietre ocre dei palazzi.
Amo la puglia della cultura, di chi ha fatto la gavetta, di chi ha mangiato pane duro, dalla valigia di cartone al curriculum manageriale, la profondità della nostra gente, sincera, ingenua e scaltra,che si guarda nelle emozioni degli iridi luccicanti, perché la gente colta viene dal dolore, non ha paura, vive e scrive, si entusiasma di continuo, a volte si chiude, ma sempre condivide ed è felice per poco, perché in quel poco, c’è tutto il suo infinito.
Ogni posto è unico, ma questo non lo cambierei mai.
Rispetta e ama le tue origini, la tua gente, perché, tu sei la loro meraviglia,
questa è la puglia terapia.
giorgio burdi
Il craffen che ti cambia l’umore
Endorfine per chi gode gli atomi della vita
Il craffen che ti cambia l’umore
Endorfine per chi gode gli atomi della vita
Mi sono svegliato, mi son detto, ciao, buondì, come è il risveglio oggi ? Boh non so, ci vorrebbe energia, non ti basta quella che hai, no, ne vorrei altra, non mi basta mai. Allora va, ucciditi con un craffen di quelli che piacciono a te ed un vero caffè . E vaiiiii .
Crema alla vanilia e limone, profumo di festa in un involucro delicato di morbida pastella fritta e dorata, ricoperta di zuccheri croccanti.Che delizia insieme al profumo di una crema di caffè espresso appena tostato e macinato.
Aloni di profumi, dolcezze e fragranze che lasciano il sospiro prima del sapore.
Si gusta molto di più desiderando prima che consumando dopo.
Il profumo è il preliminare del sapore, il gusto è la consumazione di un piacere, che lo disintegra e lo sfinisce. L’ assaporare deve essere lento per rimanere eterno.
Meditare, contemplare e Deliziarsi al sapore perché diventi ipnotico anche una colazione che ti cambia la giornata.
È importante iniziare bene la giornata volendosi bene, ti cambia l’ umore, una giornata uggiosa risplende.
Volersi bene Prima di tutto, non serve chiederlo, chi se ne vuole generosamente lo da.
La vita va assaporata come un craffen, lentamente gioita, in lunghi istanti fugaci, fissati in fotogrammi indelebili.
Chi gioisce vive, si aiuta, produce endorfine, antidepressivi naturali, mette in moto neuroni e sinapsi, collega ed interagisce con la vita e in un cerchio senza fine produce ulteriore sapore per la vita.
Come una frusta Schiocca la lingua sul palato di un bimbo sbalordito della sua oralità.
Rallenta, frena le vorticose voracità che non lasciano traccia.
Rallentare è sentire è godere, vivere il senso, velocità è fuggire, perdere l’ occasione dei particolari del significati.
Se non sei sensuale corri, muori lì, fagociti, ingrassi su automatismi vertiginosamente divoranti.
Chi corre pesa, chi rallenta alleggerisce.
Divora chi riempie vuoti incolmabili, chi gusta è longevo, leggero, ferma il tempo indelebile in ogni istante.
Sensualità è distacco per immergersi in atomi di energia.
L’ insignificante non esiste per chi sa starci dentro, e comunica chi osserva, e chi sa ascoltare vede, gioisce chi gusta gli infiniti colori di ogni atomo di vita.
giorgio burdi
Settimanale Psicologo Roma : Studio BURDI è www.psyonline.it : PSICOTERAPIA E CONSULENZA PSICOLOGICA ONLINE
PER GLI ITALIANI NEL MONDO E IN ITALIA
PSYONLINE.IT : PSICOTERAPIA E CONSULENZA PSICOLOGICA ONLINE
PER GLI ITALIANI NEL MONDO E IN ITALIA
www.psyonline.it – Editoriale Scientifica dello Studio BURDI è in rete da più di un anno
Lanciato in rete, il nuovo network per gli Italiani nel Mondo presenti nei Cinque Continenti, gestita da un Team di psicologi e di psicoterapeuti. www.psyonline.it
Mercoledì 10 Aprile 2013 alle ore 17,00 è stato inaugurato il nuovo portale scientifico, dedicato, in modo esclusivo alla Consulenza e alla Psicoterapia ONLINE.
psyonline.it si aggrega alla famiglia
– www.burdi.it , geolocalizzato per il suo contesto psicologico e psicoterapico pugliese;
–www.psicologo-psicoterapeuta-roma.com interamente centrato su Roma Capitale e sul Lazio, con contenuti completamente diversificati rispetto al primo;
– www.sessuologoclinico.com , interamente dedicato al tema della sessualità clinica ed esteso a tutto il territorio,
– www.psyonline.it , rappresenta l’ ultimo portale nato, interamente dedicato alla consulenza psicologica e alla psicoterapica OnLine con uno stile e con la paternità dell’ Editoriale Scientifica dello Studio BURDI.
Il portale si presenta attraverso una grafica luminosa, intuitiva, semplice nei suoi colori rilassanti e a pastello e si presente con contenuti sintetici per una comunicazione immediata e facilmente fruibile per stabilire contatti con lo Studio BURDI, al fine di poter richiedere subito una psicoterapia o una consulenza psicologica online, a servizio di tutti gli italiani sparsi nel mondo.
Il network, è stato scritto completamente in linguaggio php 5, ultima generazione della programmazione dei siti web, per poter soddisfare tutte le più svariate tecnologie di accesso a internet, tramite pc, smartphone e tablet.
I Contenuti del sito sono stati completamente curati e selezionati dal Team, sulla base di una individuazione di un bisogno di Consulenza OnLine per tutti gli italiani e per quelli emigrati nel mondo.
L’ utente navigante dall’ Italia o trasferito all’ estero, ora possiede l’ opportunità di richiedere Consulenza Psicologica o Psicoterapica, tramite videoconferenza tramite Skype, Lynk, ooVoo, Face Time, Google+, Hangout, tramite messaging con iMessagge, Facebook g+, Linkedin, Watsapp o semplicemente tramite Mail.
Oltre all’ opportunità di effettuare consulenza e psicoterapia individuale per situazioni gestibili online, si effettuano consulenze e psicoterapie NetGroup Analytic, una vera novità nell’ ambito della terapia online di gruppo con utenti sparsi nel mondo raggruppabili sul monitor setting come e luogo di incontro terapeutico.
Si ringraziano, Alessia Potere Psicologa, Alessandra Grasso psicologa psicoterapeuta, Marco Loprieno per il Seo Direct e tutti gli Amici specialisti per la loro collaborazione ed il loro pratico sostegno e per la pazienza per la realizzazione del portale , per i contenuti selezionati, per gli argomenti prodotti e per la scelta dei pattern comunicativi adeguati adoperati.
Si prega di divulgare il servizio attraverso portali, testate online e non, per aiutare ad abbattere le barriere del disagio psicologico a vantaggio di un miglioramento della qualità della vita degli immigrati e non .
giorgio burdi
Direttore Scientifico di
www.psyonline.it
Settimanale Psicologo Roma : AMORI A METÀ
Una vita disorientati tra metà ombre e metà entusiasmi
Amori a metà
Una vita disorientati tra metà ombre e metà entusiasmi
Amata a metà o forse anche meno. Da una madre che non desiderava un figlio a 18 anni e da un padre che ha dovuto sopportare il peso di una responsabilità così pesante a soli 19 anni…..come dargli torto….una vita compressa in età troppo giovane, una giovinezza rubata da una vita che non doveva mai esistere: un errore; discoteche mai più godute, divertimento negato, matrimonio ed unione indesiderata ma costretta. perché c’era un figlio. perché non c’erano abbastanza soldi per dire basta. e litigi. tanti litigi, ogni giorno, fino a far somatizzare ogni dispiacere alla piccola anima che non ha mai chiesto di nascere.
Colite spastica, dolori lancinanti al ventre, ansia, paura, angoscia. voglia di andare via, di avere un altro papà ed un altra mamma, più calmi, più comprensivi.
Amata ma a metà. Perchè se lei non fosse nata le strade che avrebbero intrapreso i suoi genitori sarebbero state diverse. migliori. più divertenti., senza troppi sacrifici, senza sopportarne il peso in età così giovane, ed allora questa bambina è cresciuta con i sensi di colpa perché se non avesse vinto la sua “prima corsa” già da allora, oggi la sua mamma ed il suo papà avrebbero di meglio da raccontare..
E quella bambina convita e dispiaciuta di essere responsabile della giovinezza spezzata ai propri genitori, è diventata donna con ferite nel cuore. Dona tra l’indifferenza di una madre e di un padre troppo occupati a litigare e a rinfacciarsi ogni cosa. Anche per i biscotti di una forma non gradita la voce in casa assumeva toni severi.
E quella donna pur di togliere il disturbo ha lasciato che un uomo la punisse ancora amandola a metà. Era convinta di dover ancora espiare una colpa che in realtà non ha mai avuto.
Aveva rovinato due vite importanti.Doveva rovinarsi anche la sua. Era colpevole. Lo è ancora. Oggi con marito che non comprende mai il suo senso di vuoto ereditato dalla mancanza di affetto dei genitori.. un Marito che non perde occasione per ricordarLe che forse non la ama e comunque non la ama abbastanza e che sta con lei perchè ha un legame con la piccola figlia avuta con lei. Lei accetta che il marito non la desideri….quasi mai.
Non la cerca mai. Lui, che del sesso ha fatto il motore della sua vita, le dice che riesce tranquillamente a praticare l’astinenza. Lei non gli crede ma rimane lì. Non si muove. Ma soffre e spera in un futuro diverso, un futuro migliore e pieno di amore. Amore totale! Tutto per me!
Anna
ContinuaSettimanale Psicologo Roma : PER POTER VOLARE
Drone che attraversa i Fuochi D’artificio
PER POTER VOLARE
DEVI RITROVARE I TUOI
PENSIERI FELICI…
TRA I COLORI
FANTASTICO: Drone che attraversa i Fuochi D’artificio
Continua
Settimanale Psicologo Roma : GLI INESTETISMI
E il vuoto nell’ auto realizzazione di se
Gli inestetismi e
il vuoto nell’ auto realizzazione di se
Prova costume, cellulite, buccia d’arancia, rughe, taglie forti, snelle e in linea, rimodellanti, punture di botulino, dimagranti, sclerosanti, peso forma e cola zero, senza grassi, senza fibre e proteine, senza cibo, digiuno, dissociata, vegetariano, vegan, chirurgo plastico, lifting, infodtenaggio, liposcultura, rinoplastica, ricostruzione della verginità.
Se ci fosse una gomma, li cancellerei, con una matita mi ritoccherei, fossi chirurgo mi liposculturerei e rimodellerei.
Chi non accetta se, è un giudice, non accetta gli altr, è un severo.
Ciò che si vorrebbe modificare di se, in realtà già lo si vede modificato negli altri.
Siamo miopi, guardiamo il mondo troppo da vicino e ne rimaniamo troppo coinvolti, confusi e poco obiettivi.
Ci guardiamo tra i pori, tra i vuoti di noi.Il vero problema non è propriamente l’inestetismo, ma il vuoto di se, il vuoto nell’ autorizzazione di se, secondo l’ accezione di Maslow della piramide dei bisogni.
Fossimo speleologi dell’ anima, scoprendoli, riempiremmo i nostri vuoti di maggiori meraviglie.
Scopri te stesso se vuoi sapere cosa potrai far da grande.
Nell’ inestetismo cerchiamo la nostra anima e il suo equilibrio, ricorriamo al chirurgo,per rimpiazzare un surrogato equilibrio interiore .
Nel confronto estetico, cerchiamo un pieno di affetto, di vitalità e contenuti mancanti.
Chi non si piace, non piacciano gli altri, l’ imprinting è antico quanto le sue radici.
Chi non si piace solitamente è poco oggettivo, si osserva in modo esasperato ed esagerato, dismorfico e modificato. Possiede un amplificatore interno dei suoi fenomeni. Vi è un esasperatore perturbante che devia la percezione della realtà . Troppa sofferenza è proprio il caso dire, storpia.
Piu profondità, che superficie sul nostro capolavoro.Il vero capolavoro è nel libro e nei suoi contenuti, molto meno nella carta o nella sua copertina, che fa solo marketing.
Un marketing senza contenuti, trova il tempo che trova.
Cura i contenuti, se proprio vuoi apparire, l’ inestetismo, la miopia, decadano se guardiamo più a largo spettro.
giorgio burdi
ContinuaSettimanale Psicologo Roma : Ci sono poche persone che tengono a noi, molte altre si legano, solo se ottengono
Attaccati più ai doni, che alla persona che dona
Ci sono poche persone che tengono a noi, molte altre si legano, solo se ottengono.
Attaccati più ai doni, che alla persona che dona
Relazioni viziate, commerciali, affettive o di aiuto ?
Diverse relazioni vengono improntate prevalentemente sul meccanismo del dare e ricevere in termini di assistenza, attraverso il quale l’ uno elargisce continuamente, l’ altro chiede e prende o lo pretende.
Non si sa quale origine abbia un tale meccanismo, e lo potremmo anche studiare, ma è certo che diverse relazioni le possiamo definire esclusivamente di aiuto.
Il rapporto diviene disparitario, l’uno si riconosce nel ruolo e nel dovere paterno di aiutare sempre, l’ altro in quello di prendere e portar via.
L’ uno sente, suo malgrado, il dovere di dare, l’ altro l’ obbligo di prendere e pretendere.
Quando vengono poste ed individuate le condizioni di una tale disparità, quel’ affetto ipotetico, che sembrava essere il motore della relazione, decade, la persona usufruttuaria, cambia o scompare e reclama di aver ricevuto anche un torto ingiustificato nel non ricevere ormai divenuto storico.
Vuoi verificare se hai accanto una persona realmente affettuosa ? Falle il test, sottraile i benefit, cioè, poni il rapporto su una dimensione da pari.
La vera Amica, il vero Amore non ti chiede nulla, non pretende, è autonomo, vive aldilà di ogni prestazione o dimensione materiale, ti cerca e non attende che sia tu a farlo. Non quantifica come avresti potuto farlo, ma ti resta accanto e ti cerca a prescindere. E quando ottiene, almeno dice grazie, perché nella relazione affettiva, amicale o d’ amore, nulla è preteso,
Sogno vero? No, direi piuttosto, Affetto, Amore, disinteresse commerciale alla relazione.
Le relazioni pretenziose andrebbero corrette o mandate a casa, se incorreggibili, perché ognuno fatica ed ognuno avrebbe il diritto alla propria autonomia.
Perché il motto di ” gratis e con pretese”, decada o o venga quanto meno corretto, bisognerebbe rimodularsi sulla dimensione più potente, quella emotiva delle relazioni, linfa dei legami fondamentali.
giorgio burdi
Continua
Amare è Domandare: Come Stai ?
La Felicità è la certezza di considerarsi e rispettarsi di continuo.
Amare, è chiedere instancabilmente, sempre: come stai ?
l’ amore è desiderio e impegno ad accogliere, è una condivisione e una comunione di pensieri, di parole, frasi e sensazioni, sentimenti ed oggetti, è il non aspettare altro che volersi dire, dare e fare.
Nell’ amore il mio e il nostro non esistono, si confondono in un piatto, unico sapore e profumo di buono .
La Felicità è la certezza di considerarsi e rispettarsi di continuo.
Amarsi è desiderio di parlarsi sempre, comunicare idiozie, sentimenti, passeggiare in buie scarpate o solari bagno asciuga, per shopping, in calorose avvolgenti immersioni d’ anima o condivisioni di fantasie e stravaganze di umane ribellioni, mancate retrosie in malattie e sofferenze.
Amarsi è complicità, al limite di un illecito, confine che non verrà valicato, ma osato in una gogliardica risata.
Amarsi è imparare a giocare, a regredire, spogliandosi di se è non avere timore di rimanere nudi, è lasciarsi andare in una danza, in un giro volta di vita, in un volo lanciato e planato tra le braccia di ognuno.
Amarsi è ascoltare, non parlare, e capire, è fare il vuoto, lo sfondo, silenzio, e poi dire, è fare e sapersi fermare, avanzare e saper retrocedere, è un ballo fatto a due sulla scia di movimento unico.
Amare è seguirsi e condividere gli opposti, è il non voler ritoccare il quadro altrui, è far molta attenzione a non sporcare il pensiero dell’ altro con la propria matita.
Amare è rispetto che l’ altro non diventi se, è la promozione di ciò che ognuno è, è il dilatarsi su due dimensioni diverse, è la continuità di diversi orizzonti, l’ integrazione di sistemi logici ed ed analogici operativi differenti.
Amare è domandare sempre come stai, perché in tale sinergia si può sempre sporcare l’ altro di se, e poter rendere spesso più obiettivo il bene di entrambi a scanso di equivoci e del banale scontato, sempre in agguato, dietro l’ angolo.
giorgio burdi
Settimanale Psicologo Roma : MI MANCHI, EI FU SICCOME IMMOBILE
La sindrome del salvatore . Il senso di obbligo e di appartenenza, può essere spesso una prigione dorata
Mi manchi : Ei fu siccome immobile. E’ una prece.
La sindrome del salvatore . Il senso di obbligo e di appartenenza, può essere spesso una prigione dorata.
La sensazione di vuoto che spesso avvertiamo in assenza momentanea di una persona cara, lascia strascici di solitudine che spesso vanno molto aldilà di quella assenza.
Quando non ci sei mi lasci un senso di angoscia, non so stare senza te, avverto la morte nel cuore, un dolore lancinante al petto. Queste sono piuttosto espressioni e rappresentazioni di quel senso abbandonico che nulla avrebbero a che vedere con quella specifica presenza assenza di quell’ istante storico.
Il senso di vuoto che una persona lascia è come quella ipersensibilità epidermica di dolore, che rimanda piuttosto ad una infiammazione tendinea più profonda che così superficiale.
Il mi manchi è un sintomo più che d’ amore, di depressione, rispolverata attraverso quella occasionale assenza che rimanderebbe ad antiche situazioni passate vissute allora con cicatrizzata angoscia.
L’ angoscia dell’ assenza di oggi richiamal’ assenza dei fantasmi di ieri.
Il proiettore spara le sue immagini da ieri sullo schermo di oggi.
Il nostro presente è strettamente collegato al nostro passato come da binari che lontanamente lasciano passare le vibrazioni del passaggio del treno dei nostri vissuti.
I nostri ricordi lontani li sentiamo vivi se non sono mai stati bonificati, tali da lasciarci nel presente una ipersensibilità ad essi.
Basta un piccolo stimolo presente, sfiorato anche solo digitalmente, tale da scatenare ed attivare schemi di sofferenze antiche che ridiventano devastanti nel presente.
Il fatto curioso è che certe reazioni, consciamente non vengono attribuite ai vissuti passati, ma esclusivamente al presente, caricandolo di responsabilità che non ha.
Il senso di morte e di angoscia vissuto nel ” mi manchi ” rappresenta quel vuoto che si affaccia in un tunnel che va dritto in una direzione obbligata verso le fauci lontane delle proprie mancanze.
Le sofferenze non risolte restano così in eterna attesa che qualcuno le prenda in carico, le curi e le allievi.
Il mi manchi rappresenta esattamente l’ ansiosa attesa di quel salvatore sanificatore e bonificatore di tali matasse antiche .
Bella responsabilità, vero ? E anche molte infruttuose aspettative !
Di certi meccanismi non si possiede la minima consapevolezza e certe relazioni vengono impostate sulla base di certe pretese esasperanti e del senso dell’ obbligo nel realizzare un tale progetto sacrificale.
Certe relazioni rappresentano piuttosto la presa in carico del malato, altro che relazioni d’ amore.
A volte diventa irrinunciabile quell’ innata predisposizione alla sindrome del salvatore. Ma quando tentiamo di salvare un altro, in effetti vorremmo difatti salvare noi stessi.
Quando ci fanno sentire in obbligo e si avanzano certe pretese che sembrerebbero evidentemente esagerate, tocchiamo dell’ altro quel vuoto e quel magma antico di insoddisfazioni, che nulla avrebbe a che vedere col presente, causa di sola stimolazione di ricordi rimossi.
giorgio burdi
Continua