Metodo di approccio di psicoterapia dello Studio BURDI
per
SUPERARE LA DIPENDENZA DA GIOCO
Cos’è la dipendenza da gioco
Il gioco d’azzardo patologico comporta il fallimento della capacità di controllo. Seppur non ci sia un’intossicazione da sostanza, la dipendenza da gioco d’azzardo si può sviluppare presentando fenomeni analoghi alla dipendenza da sostanze: tolleranza, craving, assuefazione.
Il gioco d’azzardo patologico, in clinica definito “disordered gambling” ossia gioco problematico, è un disturbo del controllo degli impulsi con comportamenti di gioco persistente, ricorrente e maladattivo; ciò compromette le attività personali, familiari, sociali e lavorative. L’esordio del disturbo da gioco d’azzardo risale generalmente alla prima età adulta, tuttavia può manifestarsi anche a mezza età o addirittura in tarda età.
Chi soffre di dipendenza da gioco è incapace di resistere alla tentazione di giocare somme di denaro, molto spesso cifre elevate, a carte, lotterie, scommesse sportive, slot machine ecc… Il giocatore d’azzardo gioca non considerando il grosso rischio che corre, anzi prova eccitazione giocando grosse somme di denaro. Infatti, sono particolarmente inclini a sviluppare questa dipendenza i soggetti molto competitivi, che tendono ad avere manie, i soggetti inquieti.
I giocatori d’azzardo patologici non sono affascinati tanto dal vincere molti soldi, quanto dall’eccitazione provocata da grandi puntate. Il loro umore oscilla tra l’euforia nel momento del gioco e la disperazione se il gioco finisce male. Se c’è una vincita questa rinforza il comportamento e la voglia di giocare, se c’è una perdita il giocatore patologico vuole rifarsi e rimontare entrando in un circolo vizioso senza fine. Paradossalmente, nel giocatore patologico, l’aspettativa di vincita aumenta se cresce il numero delle sconfitte.
Chi ha sviluppato una dipendenza da gioco è disposto a fare qualsiasi cosa per procurarsi il denaro utile a soddisfare il suo bisogno; il suo umore è irritabile e scontroso se non ha i soldi per giocare.
Il gioco patologico, pertanto, ha un’influenza negativa sulle relazioni personali e familiari perché molto spesso è causa di perdite finanziare, debiti, problemi legali.
Cause
Come in gran parte delle dipendenze, anche in quella da gioco d’azzardo, le cause all’origine possono essere di natura biologica, psicologica, socio-ambientale.
Spesso la dipendenza da gioco d’azzardo si sviluppa come risposta disfunzionale a eventi traumatici della vita, a periodi in cui ci si sente particolarmente sopraffatti da emozioni intense, forti e difficili da gestire. La depressione e lo stress aumentano il bisogno di rischiare al gioco come forma di evasione dai problemi della vita.
Il gioco d’azzardo è un forte stimolante, provoca eccitazione intensa, fa sentire forti e onnipotenti, crea l’illusione di poter cambiare la propria vita.
Ci sono diversi fattori di rischio che aumentano le probabilità di potersi ammalare di dipendenza da gioco. Sicuramente la familiarità è il principale fattore di rischio, avere familiari dipendenti dal gioco d’azzardo incentiva lo sviluppo di questa dipendenza. Anche la presenza di altri disturbi del comportamento e dell’umore è un fattore di rischio, così come la presenza di disturbi di personalità caratterizzati da impulsività, disturbo borderline e disturbo narcisistico.
Un’altra causa, non meno importante, che facilita lo sviluppo di una dipendenza da gioco è la facile disponibilità, si pensi alla rete e all’uso indiscriminato di giocare on-line, alle sale da gioco dove scommettere è una pratica legalizzata.
Sintomi
Il disturbo da gioco d’azzardo comporta disagio e sintomi clinicamente significativi per un periodo di almeno 12 mesi:
- Giocare somme di denaro sempre maggiori
- Giocare con frequenza crescente
- Giocare per recuperare le perdite
- Pensieri persistenti sul gioco
- Occupare la maggior parte del tempo con il gioco
- Perdita di interessi verso altre attività o relazioni sociali e affettive
- Necessità di mentire per continuare a giocare
- Chiedere prestiti o rubare soldi per poter giocare
- Irrequietezza a seguito di astinenza dal gioco
- Tentativi ripetuti e falliti per ridurre o smettere di giocare
Cura
Quando si soffre di dipendenza da gioco d’azzardo è sempre utile chiedere il consiglio di un medico Psichiatra e/o Psicoterapeuta per valutare l’entità del problema e il miglior percorso di recupero.
La dipendenza da gioco d’azzardo è un disturbo clinicamente significativo e in quanto tale necessita l’intervento di specialisti. Inizialmente potrebbe risultare necessaria una terapia farmacologica soprattutto per gestire gli aspetti clinici del disturbo come l’impulsività e l’anedonia, la perdita di interesse per attività comunemente ritenute piacevoli.
La cura della dipendenza da gioco d’azzardo non si limita a condurre il paziente a smettere di giocare bensì anche ad evitare che possano esserci ricadute. Il primo passo è portare il paziente alla piena consapevolezza di avere un problema. Il paziente deve riconoscere di essere un giocatore patologico, non di avere un vizio, e deve individuare ed analizzare tutte le conseguenze che ciò ha portato nella sua vita e di quante altre ancora ne porterebbe se non interrompesse il gioco come comportamento patologico.
La Psicoterapia aiuta il paziente a cambiare il suo stile di vita e ad evitare ricadute, soprattutto lo guida a trovare costantemente una motivazione alla cura e al cambiamento. La Psicoterapia, inoltre, permette di lavorare sulle distorsioni del pensiero, ovvero su tutte quelle distorsioni cognitive associate al gioco: potere e controllo sugli esiti delle giocate, sovrastima delle probabilità di vincita, superstizione ecc…Essa permette anche di analizzare le situazioni antecedenti al gioco consentendo così di comprendere le situazioni a rischio, soprattutto imparare a gestirle.
Diversi studi in merito hanno riconosciuto e dimostrato che la Psicoterapia di Gruppo è tra i trattamenti più efficaci per curare una dipendenza da gioco d’azzardo. Guarire da questa dipendenza è possibile.
Sintesi a cura di:
Dott.ssa Elisabetta Lazazzera
Tirocinante di Psicologia presso Studio BURDI
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