L’ amore non basta.
Prospettive per attenuare il rischio.
Di chi è colpa quando le storie amorose declinano? Una continua replica di un interrogativo: “chi lo avrebbe mai detto?”, ”cosa non ha funzionato?”, “perché?”
Questo tipo di domande svelano l’ inganno : si ama l’amore o la persona, il desiderio irresistibile dell’ abito bianco? si ama il dipinto o l’ autore? il regalo o chi lo dona ? il regista o il protagonista? emoziona di più una fiction o una storia live ? Si preferisce zoom o un abbraccio, i pixel o la pelle? Fondamentalmente si ama la persona o la percezione di essa?
In realtà pensiamo di vedere, ma sappiamo molto poco dell ‘ altro quando di un amore resta, solo il fallimento, un pugno di zanzare, quando restano le urla o le mani tra i capelli o il desiderio di fuga, o quando lui non c’è, se esce mi sento libero.
Un amore passa attraverso la conoscenza attiva e obiettiva, dedita per incanto all’ altro, non passa attraverso un fulmine a ciel sereno. Diffidare dei colpi di fulmine se non si desidera un fulmine deflagratorio dentro casa o una grandinata di sassi di ghiaccio sulla propria auto fiammante.
Ognuno inevitabilmente, ovviando dalla propria consapevolezza, si innamora di ciò che ha bisogno in quel particolare e determinato periodo della propria vita.
“l’amore che strappa i capelli è perduto ormai”, recita De Andre, perché se c’è lo strazio, c’è già la perdita, perdita di una convinzione, disillusa, probabilmente di non aver mai conosciuto quella persona.
Chi è ? quella persona, ora insopportabile, ma allora amata follemente e condotta all’ altare ?
Un me, proiettato . In certi momenti di poca obiettività della nostra vita è molto difficile distinguere noi, le nostre concentrazioni, dagli altri, noi vediamo noi stessi, difficilmente chi ci gira attorno, vediamo i nostri desideri come sentiamo da soli i nostri dolori. Bisogni proiettati, direbbe Freud parlando dell, amore.
Quando c’è un fallimento, si è amato un amore invisibile, visionario, inesistente, dove di esistente c’era solo il proprio bisogno, si ama una idea, l’ isola che non c’è, un appagamento momentaneo un amore a tempo determinato, ma non sarebbe potuto essere altro se non quel delirio, fumo in un banco di nebbia, e non l’amato visibile, l’ amato visibile diviene un incubo.
Quante separazioni per incompatibilità di carattere; come mai? Inizialmente erano compatibilissimi da credere di condividere la propria esistenza assieme, ma poi, estranei nella migliore condizione possibile, o nemici nel peggiore dei modi?
L’ amore è cieco, ma l’amore invece per essere tale deve essere veduto, nel pelo nell’ uovo, nelle fessure dell’ anima, fra le dita dei piedi, non solo tra il rimmel e il mascara, ma osservato nei dettagli, negli spiragli di luce abbagliante, guardato minuziosamente, nelle crepe del buio dell’ anima . Nulla viene lasciato al caso durante la festa, ma viene del tutto trascurato il festeggiato da tenere nel letto.
Osservare, un tono di voce feroce,una spinta, una spina in gola, un boccone che non va giù, un blocco intestinale, l’ angoscia nel petto o una dissenteria, in un approccio misogino o misantropo, o subire la discreta violenza di un’ assenza persecutoria reiterata e coercitiva, con la sua aggressività passiva, latente o manifesta che si voglia, sono tutti dati di fatto di ciò che superficialmente viene trascurato e che il tempo, se non curate, li restituirà poi come delle metastasi.
Mancanze sorvolate per anni, portate al confine dei limiti, si riveleranno in patologie, dolori come delle slavine e caduta a pezzi del corpo come dei massi in una strada dissestata.
Le scoperte di oggi sono i sentori di ieri. Quanto sarebbe importante poter ascoltare i sentori. La disillusione di un sogno per sgamare in un incubo .
Per questo l’ amore è cieco, perché pericolosamente l’amore ama e vede sé stesso e la sola voglia di essere contraccambiato; è drogato dal bisogno, con rispettive crisi d’astinenza. Qui, rispetto alle droghe, è il contrario: tanta più assenza di sostanza affettiva si riceve dalla famiglia, più il pericolo di sbagliare la sostanza partner è incombente.
Molto spesso si afferma, “sono pronto per amare”, per “mettere su famiglia” , ma pronto di che, se la maturità d’ amare deve essere fondata sulla consapevolezza e non sulla pressione del bisogno e della proiezione. Se l’ amore resta la meta a prescindere e non un mezzo, è l’ annuncio di un fallimento in partenza.
Innanzitutto l intimità non si costruisce a letto. La freccia rossa del letto confonde l’idea di intimità.
Il letto, convince che l’intimità è già di casa anche lì dove non c’è alcuna parola condivisa. Chi va a letto e non parla o dialoga, attiva un amore sordo muto. Bisogna essere profondi prima di sprofondare nel sesso, così come i conflitti non si possono risolvere a letto, li si complicano con un altro eventuale terzo che verrà trattato come incomodo.
Non può esserci intimità senza il desiderio di parlarsi sempre, più di qualsiasi altra cosa importante al mondo.
il cuore batte in una convivenza, ma è un battito solo fisiologico; l’amore non basta se non c’è PAROLA, se non c’è parola, diviene agenzia di servizio, ditta appoggio, attaccamento, abitudine, dipendenza o sex addiction.
“ L’ amore non basta. Ma leggendo queste parole sarebbe lecito pensare che questa affermazione è un ossimoro.
Se due persone sono realmente innamorate non c’è ostacolo realmente insuperabile.
D’altronde chi di noi non ha detto almeno una volta nella vita che “l’Amore vince sempre”? Ma la verità è che l’Amore non basta!
La felicità è un bellissimo arcobaleno e l’Amore è uno dei colori che lo compone.
Seppure il più affascinante, da solo, suo malgrado, rimarrà sempre e solo un bellissimo colore.
Il problema è che un colore così famelico, forte e ambizioso al tal punto che da solo ambisce alla potenza di un arcobaleno, con il passare del tempo, può deteriorarsi perché uno sforzo oltre le proprie capacità è possibile, ma questo molto spesso ha un prezzo molto alto da pagare per chi lo sostiene.
Se non affiancato e sorretto dagli altri colori, quindi, il triste destino di questo colore ambizioso, forte e affascinante sarà quello dei salmoni che muoiono dopo lo sforzo compiuto nella migrazione per la deposizione delle proprie uova. Sbiadirà giorno dopo giorno fino a diventare un pallido grigio. “ ( Valerio ) .
Amore è la promozione e lo stupor per l’ altro, il fascino ammagliante del dialogo continuo, è parola verbale, è parola extra verbale condivisa, è restare senza maschera, è il desiderio di avere e condividere passioni, di parlare sempre e tacere mai.
giorgio burdi
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