Come un petalo è la mente di un bambino, avvicinati con molta cura.
UN CUORE IN TRAPPOLA
Come un petalo è la mente di un bambino, avvicinati con molta cura.
Quante parole, eccessivo rigore educativo, sensi di colpa, mancanza di stimoli e carezze possono influire sullo sviluppo della sua persona ?
Sono una donna di 40 anni ormai, eppure i miei bisogni e tanti dei miei desideri coincidono con quelli dell infanzia.
Le paure, il bisogno di conferme, di affetto è lo stesso, immutato, forse accresciuto nel tempo.
E’ un cuore in trappola il mio, trattenuto negli schemi di un tempo che non gli appartiene più.
Un cuore che dentro un corpo ormai di donna, ha ancora lo sguardo della bambina in attesa che il desiderio rivelato ad una stella cadente si avveri.
UN BAMBINO
Un bambino nella stanzetta in silenzio, teme che qualcuno rubi i suoi giochi. Crede sia un peccato ridere, che la gioia debba esser trattenuta, debba gonfiarsi nella pancia fino a far male. Un bambino non sa più cosa è bene o male, sente crescere in sè la nebbia dell indifferenza di ogni cosa. Un bambino cresce, e costruisce un mondo.
Di amici immaginari, di giochi proibiti da nascondere al mondo, di piaceri straripanti ingabbiati sotto pelle.
Un bambino cresce, in uno spazio senza tempo. Un bambino non diventa uomo se è ancora in attesa di vivere i suoi giochi.
Rivendica all’ esterno quella vita vissuta solo in sogno, convinto che per magia il tempo sia clemente, che i suoi capelli, la sua pelle rimangano quelle di un bimbo in attesa fermo li in un istante, col naso schiacciato contro il vetro, a tracciar disegni con le dita sul bianco condensato di un respiro.
Un bambino impara a nascondersi a sè stesso, sa di esser seguito in ogni istante da quello sguardo giudice incollato alla sua nuca.
Un bambino impara ad esser folle, una follia che esplode di emozioni quando è l’ assiduo spettatore dei continui disagi degli adulti.
Una follia cruda e di palpitante dolore, una follia che ti lacera il ventre. Un dolore che accompagna la tristezza quanto la gioia.
Un dolore talmente forte quanto intensa e ostinata e lacerante è la gioia di vivere.
Un bambino confuso, stanco e straziato, non sa più se ama la vita o la morte, odia l’ adulto e non vorrà mai farci parte, vorrà rimanere bambino a cercare la sua infanzia mancata e ferita.
Un bambino si perde nel confine sfumato, perde il senso di una lacrima o di un sorriso che non c’è, perchè non c’è mai stato Lui.
Un Adulto che non è mai adulto, è un bambino all’ eterna ricerca di se.
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