I pedagoghi del disturbo come fabbricarsi in classe una malattia
Può la scuola, il luogo più sicuro dopo la famiglia, paralizzarti mente e gambe tanto da creare attacchi di panico o addirittura portarti a pensare al suicidio?
Il bullismo a scuola continua ad essere tema ricorrente della quotidianità, ma non parlo del bullismo comune fatto da innocenti adolescenti disturbati, ma ahimè, da insegnanti.
Un genitore manda a scuola il proprio bambino pensando al suo futuro assicurandogli una formazione che gli permetterà di muoversi liberamente tra la gente, sul luogo di lavoro, in una qualsiasi situazione a contatto con la gente, ed invece incontra insegnanti che formano al contrario, non svolgono il loro lavoro per passione ma per guadagno, demotivati, senza professionalità, saccenti e nessuna propensione di comprensione per l’ adolescenza, arroganti e a volte pieni di cattiveria.
Giorno dopo giorno la tua autostima viene divorata dal sentirti guardata da un piedistallo, col solo intento di lasciarti sentire un’incapace, piccolo piccolo, mai all’ altezza della situazione e ti chiedi allora che futuro potrai mai avere se non sei in grado di far funzionare la tua testa come dicono loro.
Sei una capra, vergognati, non sei fatta per stare a scuola, resta a casa invece che riscaldare la sedia ed occupare il banco. Quante volte queste frasi hanno riempito il mio cervello tanto da farlo friggere dalla rabbia.
Ho sempre pensato che la scuola fosse fatta per tutti, un diritto per noi ed un obbligo per gli insegnanti di farci accedere alle conoscenze. Ma mai avrei pensato di odiarla così tanto e di realizzare che fosse infondo per quei pochi simpatici eletti.
Se fossimo nati già colti, che motivo avremmo di avere gli insegnanti ? O sono invece gli insegnanti che questo non lo hanno mai inteso o non hanno mai capito, nella cultura delle differenze, che ognuno di noi è un diverso, quanto è diverso o diversamente abile ogni insegnante non in grado di comunicare, né di capire un grammo di psicologia adolescenziale.
Quale formazione hanno ricevuto certi insegnanti che picchiano gli alunni o li umiliano con epiteti e parolacce da scaricatori di porto al punto tale da farli ritirare in tanti dalla scuola ?
Che formazione e quale compito il ministero della pubblica istruzione ha dato loro, quello di costruire dei fabbricanti di malattia ? Perché mai non li controlla ? Questa è cultura? Desiderare ogni giorno di non voler tornare in classe e vivere la classe come luogo di umiliazione e di angoscia con la voglia di farla finita ?
Gli effetti postumi ? Ti guardi attorno e ti fai mille problemi, cominci ad essere realmente la persona che loro avrebbero voluto che fossi, un totale fallito. Allora di cosa stiamo parlando, della scuola come formazione al fallimento ?
Ogni giorno di scuola io ho scoperto sempre qualcosa di negativo di me, prima della scuola non lo sapevo di essere un difetto vivente, avevo un’ idea un po’ più positiva di me.
Ed oggi invece balbetto, poi domani ho paura della gente come se dovessi fare con loro delle interrogazioni, e addirittura di interloquire con il panettiere, perché impaurita dallo sbagliare a pronunciare semplici parole, le ripeto mille volte tra me e me prima di entrare nel negozio per poi balbettare comunque.
Oggi non so più muovere correttamente le gambe, perché l’incertezza si è impossessata di me come un demone, è talmente grande che diventa panico dal non riuscire ad attraversare la strada, gli spazi aperti, ad uscire da sola bloccata in questo inferno, miei cari professori, avete vinto voi , odio la scuola, odio la vita, ma odio innanzitutto voi.
Rosalba
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