E se fosse l’ uomo ad attendere e la donna esploratrice ? Non sarebbe migliore emularle entrambe queste due figure mitologiche ?
Simbolo della fedeltà coniugale femminile, Penelope mi ha rappresentata per lungo, lunghissimo tempo.
Donna quasi d’altri tempi, sempre un passo indietro rispetto all’uomo perché affascinata dalla protezione che apparentemente poteva garantire, ho vissuto costantemente all’ombra di questa fragile figura.
Da un po’ di tempo ho iniziato ad addormentare la Penelope che era in me, per dar posto ed incarnare, invece, la figura a cui la stessa è stata devota: Ulisse!
Le caratteristiche di Ulisse, uomo per antonomasia affascinato dall’ignoto, personificazione del coraggio e della curiosità, sono state da sempre attribuite e “concesse” solo alla figura maschile, soprattutto in certe culture.
Ma chi l’ha detto che la spinta ad esplorare ed il coraggio che questo comporta siano necessariamente e solo prerogativa maschile?
Se Jung si è inoltrato negli abissi della psiche affermando la dualità della stessa caratterizzata dagli archetipi di Animus e Anima, che coesistono rispettivamente come la parte maschile e femminile, mi chiedo perché, ad oggi, non si possa accettare la compresenza, in un’unica persona, di queste due figure mitologiche.
Quindi più che addormentare la dolce Penelope, eliminando ogni traccia della sua personalità , sarebbe simpatico far integrare la stessa con la figura del suo amato Ulisse, come due facce della stessa medaglia, lasciando spazio, pero’, all’ incursione di altre affascinanti figure ” mitologiche! ” .
Alessia
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