Elogio del medio alzato, la rivincita sull’ anulare.
Elogio del medio alzato.
Strettamente legato alla simbologia fallica viene utilizzato per la nobile attività masturbatoria femminile e per mandare “a quel posto” le persone!
Entrambe azioni estremamente liberatorie! Dopo aver restituito la libertà al mio anulare sinistro e nello specifico uno splendido anello al mio “baby fidanzato” riflettevo sul paradosso della vicinanza di queste due dita con funzioni così diverse!
deve essere un peso per l’ anulare non poter emulare l’ attività del medio, suo vicino di casa, attività definite “profane” rispetto alla sua sacra funzione di icona del vincolo d amore, costretto com’ è a portarsi attorno un “cappio” dorato e prezioso ( il cui valore economico a volte supera di gran lunga il significato attribuitogli).
Bene mi soffermo su questo aspetto, essendo io per prima una delle vittime del fascino del berlocco o del cece (come si suol chiamare!) ironia della sorte, da persone “serie” ho ricevuto miseri anelli (mi perdonino il materialismo empio della simbologia amorosa) e dal baby-fida un cerchio in platino con brillanti e pietra a cuoricino (altro che ino) degno del nome anello!
Peccato sia tornato al mittente con tanto di medio alzato! Credo fosse abbastanza contrariato nel vedere il suo vicino nell’ insolita veste di promesso sposo, mi correggo non era affatto contrariato, credo piuttosto non credesse minimamente al ruolo assunto dall’ anulare, non gli si addiceva affatto e secondo me lo derideva anche un po, di nascosto!
per la prima volta infatti l anulare sinistro, votato alla verginità in attesa dell’ amore vero e del berlocco autentico, si era corrotto al peso (e il caso di dirlo considerata la grammatura) di una fede pagana, abbandonando ogni velleità di purezza! che fosse stanco di aspettare il principe, un po’ preoccupato che il cavaliere avesse smarrito il suo indirizzo!
O più semplicemente arreso difronte all’ evidenza del motto “cogli i frutti dell’ amore prima che esso sfiorisca”, aderendo alla filosofia stilnovista del “vivi l’attimo o la rosa appassisce!”
Qualsiasi sia il suo pensiero, l’ anulare ora è libero e consapevole di una grande verità, in un momento in cui l’ inno alla libertà di azione e di pensiero si traduce in esperimenti sentimentali e relazionali, esso come la vagina non può avere la pretesa di portare l’abito bianco sull’ altare, con fede annessa, una volta persa l’ esclusiva del primo, unico e ultimo amore!
Se dovessi credere in quella favola dovrei essere la promessa sposa del mio amore diciannovenne, ma ei fu con il nostro bimbo mai nato, altro che sognare l’ abito bianco, la fede al dito e il primo e unico amore!
Per questo ho sempre saputo sin da bambina che indosserò l abito avorio! più di classe, no!? sarebbe un bianco sporco o un bianco meno ostentatore del suo candore, più discreto e consapevole dell’ utopia della perfezione, è tutta una questione di prospettiva, come dice lei, Grazie Dott.
Tiziana
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